Automobilista a giudizio per guida in stato d'ebbrezza: «Sono stato al pranzo del Purgatorio»

Prova dell'alcotest effettuata dai carabinieri
Galeotto fu quel pranzo. Anzi, il pranzo per antonomasia, almeno nell'Alta Tuscia: quello del Purgatorio, che si svolge ogni anno a Gradoli il mercoledì delle ceneri,...

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Galeotto fu quel pranzo. Anzi, il pranzo per antonomasia, almeno nell'Alta Tuscia: quello del Purgatorio, che si svolge ogni anno a Gradoli il mercoledì delle ceneri, primo giorno della Quaresima, cioè il periodo in cui bisognerebbe osservare penitenza in vista della Pasqua. Quel 14 febbraio del 2013, invece, alle prime luci dell'alba, il pranzo sarà stato pure smaltito, ma i fumi dell'alcol no. Almeno questa è l'accusa – guida in stato d'ebbrezza – con cui un ragazzo di Grotte di Castro è stato rinviato a giudizio.


In aula, davanti al giudice monocratico Silvia Mattei, è stata ascoltata la testimonianza di uno dei carabinieri in servizio: “Erano le 4.50 di notte – ha raccontato – quando abbiamo visto quest'auto ferma nel centro di Grotte, in controsenso, con luci e motore acceso. Dentro, due persone. Quando ci ha visto, l'auto ha ripreso la marcia e ha tentato una fuga. L'abbiamo fermata dopo un breve inseguimento, identificando guidatore e passeggero. Il primo è stato sottoposto ad alcol test grazie all'intervento di un'auto del nucleo radiomobile di Montefiascone. Risultato: alla prima verifica, alle 5.52, aveva un tasso alcolemico di 2.13 grammi litro; al secondo, alle 6.03, di 2.30”. Il limite previsto per legge è 0.5.

All'uomo – che secondo il militare disse di essere reduce proprio dal celebre banchetto “penitenziale” - fu ritirata la patente. Il 24 marzo nuova udienza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero