Poca acqua nelle falde: l'allarme scattato nell'Agro falisco

L'allarme lanciato dai sindaci di Nepi e Gallese

Il fiume Treia con poca acqua
Allarme per le risorse idriche nell'Agro falisco. A sollevare la questione stati i sindaci di Nepi e Gallese, ma anche gli escurisonisti sono preoccupati per l'improvviso...

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Allarme per le risorse idriche nell'Agro falisco. A sollevare la questione stati i sindaci di Nepi e Gallese, ma anche gli escurisonisti sono preoccupati per l'improvviso abbassamento del livello delle acque dei torrenti.

«E' stato pubblicato uno studio ha detto Franco Vita, sindaco di Nepi - dal quale risulta che le riserve idriche sono fortemente diminuite per la siccità. Per quanto ci riguarda ho affidato un incarico a un geologo per verificare lo stato delle falde dell'acqua per il consumo umano, in particolare della sorgente Varano».

Nessun rischio per le sorgenti di acqua minerale: «La falda acquifera della nostra acqua minerale ha portata costante». Il geologo incaricato dal Comune presenterà la sua relazione entro la fine del mese. Vita ha fatto un appello ai nepesini per evitare sprechi. «Prima che arrivi la relazione geologica è necessario ha sottolineato razionalizzare l'utilizzo dell'acqua da parte di tutti per evitare possibili riduzioni del flusso. Entro maggio convocheremo i le famiglie dei quartieri interessati, a partire da quelle che influiscono sensibilmente sulla falda Varano, per decidere insieme come diminuire l'utilizzo dell'acqua evitando sprechi. Il nostro è un atto preventivo, per garantire regolari flussi».

Sulla stessa linea Danilo Piersanti, primo cittadino di Gallese. I fossi in quell'area sono ai minimi storici: «Nei nostri corsi d'acqua è evidente l'abbassamento dei livello dell'acqua ha detto : il Rio Maggiore e il Rio Fratta soffrono da tempo. Di costruire degli invasi non se ne parla e le risorse continuano a diminuire: siamo in allarme. Oltre a evitare gli sprechi, secondo me è necessario tornare a sostenere le colture del grano, degli olivi, della biada, le vigne e i pascoli ed evitare quelle che chiedono troppa acqua, come le nocciole».

Anche il torrente Treia che bagna Civita Castellana, ha diminuito la portata da diversi mesi. «Si è abbassato di almeno sessanta centimetri - dice Anacleto Antonelli, guida turistica ambientale - e in alcuni tratti si è ritirato di qualche metro: l'acqua scorre solo al centro del letto. Siamo in emergenza piena, le piogge di questi giorni sono sembrate inutili»

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Il Messaggero