Viterbo, la drammatica cattura dei tre rapinatori barricati in una casa

Tutti arrestati dai carabinieri del reparto speciale e della stazione di Montalto di Castro i tre rapinatori che mercoledì all'ora di pranzo hanno fatto irruzione nella...

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Tutti arrestati dai carabinieri del reparto speciale e della stazione di Montalto di Castro i tre rapinatori che mercoledì all'ora di pranzo hanno fatto irruzione nella gioielleria Bracci in piazza Verdi a Viterbo. Si tratta di Ignazio Salone, 40 anni, personaggio noto alle forze dell'ordine per i suoi trascorsi giudiziari sulla costa viterbese, un cittadino di nazionalità romena e una donna polacca, entrambi di 22 anni, che avrebbero partecipato alla rapina a mano armata nel capoluogo di provincia.


I carabinieri della compagnia intervento operativo di Roma dell'VIII reggimento Lazio, quelli di Montalto di Castro e delle stazioni del comprensorio, coordinati dal maggiore Ciro Laudonia della Compagnia di Tuscania, e dal colonnello Giuseppe Palma del comando provinciale di Viterbo, nel pomeriggio di ieri hanno circondato con le armi in pugno una palazzina nel quartiere delle ex case Enel, dove i tre si erano barricati nell'appartamento posto al terzo piano di una parente di Salone. Sul posto è intervenuto anche un elicottero dell'Arma, che ha sorvolato dall'alto la zona durante l'operazione.
 

Tra i condomini del quartiere ci sono stati momenti di paura, vedendo i carabinieri con i mitra spianati e le pistole in pugno, che dopo circa 40 minuti di inutile trattativa, hanno fatto irruzione nella casa arrestando tutti e tre i componenti della banda. Salone sarebbe stato trovato dalle forze dell'ordine ferito ad una mano da colpi di arma da fuoco, pertanto dopo l'arresto i militari hanno provveduto a prestargli le prime cure. E' stata rinvenuta anche tutta la refurtiva, pochi migliaia di euro, e alcuni gioielli asportati dalle vetrine del punto vendita nella centralinissima piazza Verdi, dove mercoledì si è consumata la rapina durante la quale sono stati sparati alcuni colpi di pistola.

I banditi armati hanno minacciato il personale della gioielleria, poi una volta afferrati alcuni oggetti preziosi e denaro contante sono fuggiti a bordo di un'Alfa 147, ritrovata abbandonata dai carabinieri dopo un inseguimento in località Sanguetta, nei pressi dell'uscita per Soriano-Bomarzo, sulla superstrada Orte-Viterbo. I tre durante la fuga hanno poi raggiunto il litorale, pensando di guadagnare terreno e aspettare qualche giorno affinché si fossero calmate le acque. Le indagini dei carabinieri sono ancora in corso, dovranno stabilire se alla rapina abbia partecipato qualche altro complice.


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Il Messaggero