Lite tra lui e lei: operaio interviene e rischia la vita. Coppia in manette

il dirigente della squadra mobile Fabio Zampaglione
Sfregiano con una bottigliata al collo vicino alla giugulare un operaio e feriscono il gestore di un bar al volto: coppia di conviventi esagitati finisce in manette per lesioni...

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Sfregiano con una bottigliata al collo vicino alla giugulare un operaio e feriscono il gestore di un bar al volto: coppia di conviventi esagitati finisce in manette per lesioni gravi, aggravate dall’uso di un’arma impropria. E’ successo alle 17.20 di ieri pomeriggio, mentre su Viterbo si stava scatenando la bomba d’acqua che ha messo in ginocchio la città, al bar Country di Porta Romana.


L’operaio, che stava lavorando con altri colleghi alla ristrutturazione del locale, ha riportato 40 punti di sutura e una prognosi di 45 giorni, più una frattura scomposta a un braccio. Il gestore lesioni al timpano guaribili in 15 giorni. Subito bloccati dalla squadra mobile di Fabio Zampaglione e condotti nelle carceri di Viterbo e Civitavecchia, gli arrestati sono due vecchie conoscenze delle forze dell’ordine, il 51enne Marco Marcelli e la compagna romena 30enne Catalina Mazare.

La coppia, che stava litigando furiosamente fuori del bar Country, ha dato in escandescenze quando è stata ripresa dal titolare e dagli operai, scagliandosi contro il gestore, lei a mani nude e lui armandosi dei cocci di vetro di una bottiglia di birra rotta apposta. Se ne è accorto l’operaio, un cinquantenne anche lui del capoluogo, che nel tentativo di fermare l’aggressore è stato colpito al collo, cadendo a terra in un lago di sangue. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero