Sette incendi nell'ex ospedale, fermato il presunto piromane dell'Andosilla

L'uomo fermato dai carabinieri sabato scorso
Svolta nelle indagini sul piromane che, da due mesi, appicca il fuoco nell'ex ospedale Andosilla di Civita Castellana. Un uomo di 35 anni, romeno, ieri dopo l'ennesimo...

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Svolta nelle indagini sul piromane che, da due mesi, appicca il fuoco nell'ex ospedale Andosilla di Civita Castellana. Un uomo di 35 anni, romeno, ieri dopo l'ennesimo rogo che si è sviluppato intorno alle 14,30 è stato fermato dai carabinieri. I militari lo hanno bloccato in un vicolo della parte vecchia della città, davanti alla sua abitazione. Fino a tarda serata è stato trattenuto in via Terni per un interrogatorio, forse utile a mettere insieme tutti i tasselli di questa vicenda. Anche se sul perché dei ripetuti incendi ancora non c'è chiarezza. Sarebbe coinvolta anche una seconda persona, che potrebbe essere chi lo spingeva ai ripetuti gesti incendiari; anche quest'ultimo è stato ascoltato, ma poi è stato rimandato a casa.


«Ci sono molti indizi che portano alle responsabilità dei due, stiamo ancora lavorando», si sono limitati a dire dalla caserma. Ma in ogni caso le due persone coinvolte, non essendo state sorprese in flagranza di reato, al massimo potranno incappare in una denuncia a piede libero. Anche se poi dovrebbero ripagare i danni procurati, che sono tanti. Nel corso del pomeriggio i carabinieri hanno effettuato anche dei sopralluoghi all'interno dello stabile di via Ferretti, per trovare eventuali inneschi; ma poi si sono aggiunte delle perquisizioni in alcune abitazioni del centro storico.

Il trentacinquenne è stato intercettato dai carabinieri dopo che le fiamme si erano sviluppate nel primo pomeriggio. Con molta probabilità è stato visto aggirarsi nei paraggi qualche attimo prima da qualcuno e sono scattati i controlli, che hanno portato al suo fermo. Ma è stato un fine settimana movimento quello tra venerdì e ieri a causa degli incendi. Lo stabile di via ai Ferretti per cinque volte è stato interessato dalle fiamme e tre incendi sono stati registrati a breve distanza uno dall'altro. La preoccupazione era salita alle stelle tra chi abita nelle vicinanze e tra i proprietari di attività commerciali, poi la notizia del fermo ha stemperato gli animi.


Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per 12 ore di seguito prima di poter mettere in sicurezza alcuni piani e, successivamente, chiudere anche alcune condutture dell'acqua che sono scoppiate.
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Il Messaggero