Scuola, restano i doppi turni. Delusi i dirigenti della Tuscia: «Non resteremo in silenzio»

Cotral
Fiumi di riunioni, sequele di critiche, rimpalli di responsabilità e rinvii alle calende greche. Ma ora il re è nudo: i doppi turni a scuola continueranno sino alla...

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Fiumi di riunioni, sequele di critiche, rimpalli di responsabilità e rinvii alle calende greche. Ma ora il re è nudo: i doppi turni a scuola continueranno sino alla fine dell’anno scolastico. Con buona pace di chi, a tutti i livelli, nel Viterbese aveva auspicato un ritorno a un unico ingresso. Nonostante oggi scatti la fine dello stato di emergenza e domani si torni a una (quasi) normalità con restrizioni anti-Covid ridotte al lumicino rispetto ai mesi scorsi, ufficialmente la comunicazione alle scuole non è ancora arrivata.

Le decisioni, al momento, restano infatti relegate ai piani alti. La scelta di mantenere gli ingressi scaglionati è vergata in una comunicazione di lunedì sera che il ministero delle Infrastrutture e delle mobilità sostenibili, a seguito di un confronto con i dicasteri dell’Istruzione e quello dell’Interno, ha inviato a tutte le prefetture d’Italia. Ora, si attende che la decisione arrivi a cascata anche ai diretti interessati. 

Da notare come, se in altre province laziali, quella romana in primis, la scelta di mantenere lo status quo era stata persino caldeggiata almeno dai dirigenti scolastici, nel Viterbese la musica suona tutt’altre note. I primi di marzo, a ridosso della fatidica scadenza del 31, quasi tutti i presidi delle superiori della Tuscia avevano scritto al prefetto Giovanni Bruno, al direttore dell’ufficio scolastico regionale Rocco Pinneri e al dirigente dell’ufficio X – Ambito territoriale di Viterbo, Daniele Peroni.

Nel documento chiedevano il superamento dei turni, supportati innanzitutto da una curva epidemiologica in calo e facendo notare, con un pizzico di polemica, “riaperture delle sale da ballo dall’11 febbraio 2022 e degli stadi con capienza al 75%”. In quell’occasione, sottolineavano di ritenere “che le restrizioni, ancora in corso di validità per la scuola, non abbiano più ragion d’essere, alla luce del fatto che il doppio turno orario crea forti disagi agli studenti sia in termini organizzativi che, soprattutto, didattici. Persino Pinneri si era schierato apertamente, scrivendo a Cotral che “gli studenti si attendono che la fine dello stato di emergenza comporti il ritorno a un solo orario di ingresso, alle ore 8”. Anche la società di trasporti era pronta a partire con la riorganizzazione.

Invece, non se ne farà nulla. “Nessuno si aspettava che dal 1° aprile si cambiasse a tutti i dirigenti della provincia – commenta amareggiato Alessandro Ernestini, dirigente del Santa Rosa di Viterbo – hanno rimodulato gli orari per farsi trovare pronti al ritorno del turno unico. Ora aspettiamo la comunicazione ufficiale ma docenti, studenti e famigle non potranno stare zitti”.

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Il Messaggero