Scuola, presidi sul piede di guerra: «Basta disagi con i bus, serve il turno unico»

Paolo Savi a Viterbo
Nuovo capitolo nella saga che vede le scuole superiori alle prese con i problemi del trasporto nell'epoca del Covid-19. Dopo la riunione della scorsa settimana in Prefettura...

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Nuovo capitolo nella saga che vede le scuole superiori alle prese con i problemi del trasporto nell'epoca del Covid-19. Dopo la riunione della scorsa settimana in Prefettura in cui, pressati dal consigliere provinciale Eugenio Stelliferi, Regione Lazio e Cotral hanno ammesso per la prima volta i disagi nel Viterbese, ieri i dirigenti scolastici si sono riuniti in maniera informale proprio a Palazzo Gentili. L’incontro è servito per mettere sul tavolo quello che non va ma anche per trovare una soluzione condivisa da presentare poi al tavolo scolastico insediato in Prefettura, tramite Stelliferi che si farà portavoce delle proposte avanzate.

Si lavorerà su due binari, uno che riguarda il capoluogo e un altro per il resto della provincia. “A Viterbo – spiega Andreina Ottaviani, dirigente dell'Iis Alessandro Farnese e rappresentante dei presidi della Tuscia – l’obiettivo è concordare tra tutti i dirigenti il turno unico per le secondarie di secondo grado”. Un solo ingresso significherebbe ridurre a due anche le uscite, come avveniva prima della pandemia. “Gestire i doppi turni mettendo insieme le esigenze dei licei con quelle degli istituti professionali è impossibile. Lo denunciamo – ricorda – ormai dallo scorso anno ma nessuno ha raccolto le nostre segnalazioni o è intervenuto per cambiare concretamente l’organizzazione. Di fatto, a oggi rispetto al 2020 nulla è stato modificato e i problemi restano tutti sul campo”.

L’altra strada da seguire riguarda appunto le superiori al di fuori di Viterbo: saranno Cotral e l'ufficio scolastico regionale a valutare caso per caso. “Per chi studia altrove – continua Ottaviani – raggiungere la scuola significa spesso arrivare nel capoluogo e da qui prendere un secondo mezzo per la destinazione finale. Nel mio istituto l’80% dei ragazzi è costretto a questo per seguire le lezioni. Pertanto, ho già chiesto formalmente una deroga per le sedi che fanno capo al Farnese. Per l’Alberghiero di Caprarola e Montanto di Castro verbalmente è stato concesso il permesso di istituire il turno unico, ma mancando la comunicazione scritta ancora andiamo avanti coi doppi ingressi e con enormi problemi il sabato, quando solo una parte degli studenti ha i pullman per arrivare in classe”. Notevoli disagi per i trasporti sono stati segnalati anche dall’Agrario di Bagnoregio. La realtà di una rete che si concentra sui bus non potendo contare su efficienti collegamenti tramite ferrovia non aiuta il superamento dei disagi.

In questi giorni, i presidi si rivedranno per formalizzare le loro proposte. Proposte che confluiranno poi sulla Provincia con Stelliferi che, invitato al tavolo prefettizio in programma per il 15 ottobre, le porterà all’attenzione di Cotral e dell’ Ufficio scolastico provinciale e regionale.

 

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Il Messaggero