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Fervono le iniziative dei precari della scuola beffati dal Pnrr. Il Movimento spontaneo “Idonei 2020 per il ruolo, GLI INVISIBILI”, nato nelle scorse settimane per evitare che i docenti in attesa di stabilizzazione si vedano sfilare la cattedra dai vincitori dei bandi legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza, stanno coinvolgendo politici e sindacati perché si trovi una soluzione.
Venerdì scorso, in occasione della Fiera Didacta, incontro con la sottosegretaria all’Istuzione, Paola Frassinetti, alla quale è stato chiesto un immediato sblocco della situazione, fin dalle prossime assunzioni di luglio. Durante l’appuntamento di Firenze, i rappresentanti del movimento hanno anche incontrato Ivana Barbacci, segretaria della Cisl Scuola “che – assicurano dal movimento à ufficialmente e pubblicamente si è schierata con gli Idonei 2020, garantendo il suo appoggio incondizionato e ribadendo che la politica deve attivarsi per garantire lo scorrimento delle graduatorie fin da subito, in coesistenza con quelle dei vincitori dei nuovi concorsi Pnrr”.
E ancora “lunedì – raccontano i portavoce nazionali Gian Michele Mostardini e Alessandra Torrioni, quest’ultima insegnante precaria di Montalto di Castro - si è tenuto online un partecipatissimo ‘meet’ al quale hanno presenziato e interagito esponenti di primo piano del mondo politico nazionale, tra i quali Valentina Grippo, vice presidente della commissione Cultura della Camera dei deputati e Mariastella Gelmini, vice presidente vicaria del gruppo parlamentare di Azione al Senato”.
Solo nel Viterbese, la vicenda coinvolte centinaia di prof precari di ogni ordine grado. Migliaia sono quelli che a livello nazionale “rischiano di rimanere ‘al palo’ fino allo svolgimento completo dei nuovi concorsi PNRR e fino al raggiungimento del target delle 70.000 assunzioni. Una situazione che ha generato sconforto, sconcerto e profonda delusione tra le decine di migliaia di idonei 2020 sparsi in tutta Italia e che ha sollevato un vibrato grido di protesta, soprattutto nei confronti di decisioni e mediazioni con l’Unione europea”.
Adesso i precari sperano che “il decreto Pnrr 2024 venga precisato, circostanziato e riformulato in sede di conversione parlamentare, stabilendo che fin dalla prossima tornata di assunzioni siano coinvolte anche le graduatorie di merito 2020”.
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