Scuola al via con il caos supplenze: graduatorie non aggiornate, nomine da annullare

Scuola al via con il caos supplenze: graduatorie non aggiornate, nomine da annullare
Chi ha chiamato, ma dalla graduatoria sbagliata. E chi invece ancora non ha nominato i supplenti. Fatto sta che quello partito ieri è un avvio di anno scolastico alquanto...

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Chi ha chiamato, ma dalla graduatoria sbagliata. E chi invece ancora non ha nominato i supplenti. Fatto sta che quello partito ieri è un avvio di anno scolastico alquanto caotico. In alcune scuole, addirittura, urla e liti tra aspiranti docenti e dirigenti scolastici.


È accaduto, infatti, che siano stati nominati dei supplenti attinti dalle graduatorie di seconda fascia, saltando quelle di prima che ancora non sono state aggiornate. In pratica, sono state assunte persone che non avevano diritto perché davanti a loro ce ne sono altre con punteggio maggiore. E così ora i dirigenti si trovano a dover placare sia le ire di quanti speravano di aver trovato lavoro fino al 30 giugno, ma scoprono che dovranno cedere la cattedra a qualcun altro; sia di chi dovrebbe avere quel posto e se l'è visto affidato a un collega con minori titoli.

Un corto circuito avvenuto nelle scuole dell'infanzia e nelle primarie viterbesi, dove le graduatorie definitive non sono state ancora pubblicate. E che coinvolge una cinquantina di precari, alcuni dei quali hanno già preso servizio ma dovranno lasciarlo a breve, non appena le nomine illegittime saranno sanate. La Cisl ha cercato di tamponare la situazione, correndo in soccorso dei dirigenti disperati per la situazione: «Vi informo che il caricamento dati della graduatoria definitiva della prima fascia, di istituto infanzia e primaria, è stato già richiesto e che sarà visibile nell'area convocazione tra domani e dopodomani. Si prega di chiamare detti docenti per i contratti fino al 30 giugno soltanto a graduatoria definitiva», scriveva la segretaria di categoria, Brunella Marconi, la scorsa settimana. Ma ormai in alcuni casi la frittata era fatta.

Orte, il Carmine, Vetralla e Montalto di Castro sono alcuni esempi di scuole che dovranno agire in autotutela, stralciando le chiamate e i contratti già siglati. Per quanto riguarda le secondarie di primo e secondo grado, dei 183 incarichi annuali vacanti ne sono stati assegnati meno della metà. «In molte scuole conferma Marconi si è partiti con orario ridotto o provvisorio, senza poter avviare le lezioni ma con personale addetto alla sorveglianza».


Non va meglio per il personale Ata: «In diversi istituti mancano ancora i collaboratori scolastici», racconta la segretaria della Cisl. E sarà così almeno fino a ottobre, quando il sindacato prevede che la situazione inizierà a normalizzarsi. Situazione critica anche per il personale di sostegno: a Viterbo per ora è garantito solo un insegnante su tre. La consigliera Luisa Ciambella (Pd) chiede per questo al Comune di convocare un tavolo istituzionale con tutti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero