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Da sabato il liceo scientifico Ruffini in piazza Alighieri è occupato dagli studenti, che si sono riuniti in assemblea permanente. Nella notte tra sabato e domenica, alcuni giovani di estrema destra hanno tentato di entrare con la forza nell’istituto, ma sono stati respinti dagli occupanti. Prima di allontanarsi, hanno bruciato lo striscione affisso all’esterno, con la scritta “Ruffini occupato”.
Solidarietà agli occupanti è stata espressa dai sindacati. La Flc Cgil e Cgil Civitavecchia Roma nord Viterbo sostengono che l’occupazione «si muove nel solco di tante altre mobilitazioni del mondo studentesco e dei lavoratori della scuola che rivendicano investimenti e risorse per una scuola di qualità. La necessità di iniziative così radicali nasce purtroppo dal decennale silenzio dei tanti governi che hanno deluso le legittime aspettative di milioni di giovani». La Cgil «condanna duramente i tentativi di aggressione messi in atto contro gli studenti occupanti e chiede alle forze dell’ordine di farsi garanti della sicurezza fisica di tutti gli studenti e della tutela di un’azione pacifica. Vanno prevenute e impedite le aggressioni di bande fascistoidi che diffondono odio e violenza contro chiunque voglia esprimere le sue idee». Sulla stressa lunghezza d’onda i Cobas, che «condannano l’attacco fascista verificatosi al liceo Ruffini ed esprimono la loro solidarietà alle studentesse e agli studenti che lo hanno respinto. L’aggressione ad una scuola rappresenta qualcosa di inaudito. Si sollecitano la Direzione scolastica, tutte le istituzioni e e il prefetto a intervenire quanto prima. L’attacco ad una scuola è uno degli atti più gravi che possano accadere su un territorio. Cobas Tuscia nell’esprime solidarietà ai ragazzi si impegnano ad assicurare presenza, consulenza e supporto legale». Condanna anche dall’Arci per «l’assalto in pieno stile squadrista al liceo Ruffini». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero