Viterbo. Schenardi riapre in settimana. Il gestore: "Se mollo io, addio caffè storico a Viterbo"

Le saracinesche del Gran caffè abbassate
"Se mollo io, nessuno investirà di nuovo in un bar lì. E io non mollo: riapriremo questa settimana, mercoledì o giovedì. Certo, difficoltà...

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"Se mollo io, nessuno investirà di nuovo in un bar lì. E io non mollo: riapriremo questa settimana, mercoledì o giovedì. Certo, difficoltà ce ne sono ma non getteremo certo la spugna, sperando che i viterbesi ci diano una mano". Per la seconda volta in pochi giorni, Primo Panaccia, gestore di Schenardi, è costretto a smentire le voci di chiusura del caffè storico. Il locale è off-limits dai primi di agosto, quando un semplice foglio bianco appiccicato sulle saracinesche avvertiva genericamente della necessità di procedere con un "inventario". Visto che in passato il locale ha fallito più volte, molti hanno pensato che non avrebbe più riaperto. Poi, Panaccia ha assicurato la riapertura entro Ferragosto per intercettare i turisti in visita in città ma non è avvenuto, così da alimentare i sospetti.


Ma come stanno allora le cose? "Semplice, abbiamo deciso di prolungare le ferie di una settimana perché – assicura il gestore - i dipendenti ne avevano accumulate molte. Nel frattempo, abbiamo approfittato per ritinteggiare l'area allagata nelle scorse settimane per la rottura di una tubatura al piano superiore e per effettuare altri lavori di manutenzione". Insomma, nessun fallimento in vista per il locale vanto di Viterbo. "Stiamo parlando – continua – di uno dei sette caffè storici ancora funzionanti in Italia. Un locale difficile da portare avanti perché grande e dispendioso. Inoltre, non possiamo applicare i prezzi giusti perché sarebbero fuori mercato. Per questo, serve l'aiuto di tutti per andare avanti. E visto che le istituzioni non lo fanno, ci pensino i viterbesi a venire da noi e sostenerci". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero