Scassinatori nel weekend e spacciatori nei giorni lavorativi: al via il processo a 11 giovanissimi

Carabinieri
Operazione “fai da te”, falsa partenza per la prima udienza del processo. Doveva essere il giorno dell’ammissione prove davanti al collegio del Tribunale di...

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Operazione “fai da te”, falsa partenza per la prima udienza del processo. Doveva essere il giorno dell’ammissione prove davanti al collegio del Tribunale di Viterbo, ma una mancata notifica ha fatto rinviare il processo.


Alla sbarra 11 indagati tutti giovanissimi che quattro anni fa furono arrestati con l’accusa di spaccio e furto. La banda degli 11 si divertiva a scassinare i self service e a spacciare droga davanti alle scuole. Attività che li vedevano impegnati nel weekend davanti alle macchinette e nei giorni lavorativi davanti alle scuole.

Sono italiani, ucraini, romani e tunisini. Il più “vecchio” non arriva a 30 anni. La banda originaria era composta da 17 persone, tutte arrestate nel blitz dei carabinieri del 2015. Sei di loro hanno già chiuso i conti con la giustizia scegliendo riti alternativi. Erano così organizzati che i carabinieri durante il blitz scoprirono il covo della banda dove oltre alla droga nascondevano gli arnesi del mestieri: armi da scasso, nasi finiti e parrucche per non essere riconosciuti dalle telecamere di sorveglianza.

Il processo entrerà nel vivo solo alla prossima udienza, quando inizieranno a parlare i primi testimoni.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero