Santa Rosa, il Trasporto della Macchina in diretta su ilmessaggero.it e Facebook. Il ricordo del fermo del '67

Santa Rosa, il Trasporto della Macchina in diretta su ilmessaggero.it e Facebook. Il ricordo del fermo del '67
E finalmente è arrivato il momento di Gloria. Stasera alle 21 il «Sollevate e fermi», in diretta su ilmessaggero.it e sulla pagina Facebook del quotidiano. ...

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E finalmente è arrivato il momento di Gloria. Stasera alle 21 il «Sollevate e fermi», in diretta su ilmessaggero.it e sulla pagina Facebook del quotidiano.


Ma oggi è anche il 50° anniversario del fermo in via Cavour del Volo d’Angeli di Giuseppe Zucchi e tra quelli che lo hanno vissuto c’è Guido Politini: 45 Trasporti sulle spalle, cofondatore del Sodalizio, di cui è stato vice presidente. Una memoria storica del 3 settembre di 50 anni fa. «Il Volo d’Angeli – dice – era una Macchina mastodontica: si passava da quella di 27 metri di Angelo Paccosi a questa di 34: eravamo un po’ intimoriti. Qualcuno si domandava: ma chi la porta?».

Si partiva già con una pressione psicologica. La storia racconta della scelta di togliere le stanghette avanti e dietro e di una selezione dei Facchini non rigorosissima. «La rivoluzione c’è stata l’anno dopo: la prova della cassetta, le misure, il ruolo delle guide le ha volute Zucchi». Politini nel ’67, al suo secondo Trasporto, era leva. «Saremmo dovuti andare sotto da piazza del Plebiscito. Dalla partenza le portavamo in spalla da dietro la Macchina e la vedevamo andare un po’ a destra. Ci chiedevamo cosa stesse succedendo». Dicevano che pesava, qualcuno a piazza Fontana Grande se n’era già andato. «Così mi sono messo sotto per dare una mano, dietro all’ultima spalletta, Renzo De Angelis. Ma a via Cavour continuava a tirare a destra, forse una questione di baricentro. E qualcuno ha iniziato a dire: fermiamoci. All’altezza della Provincia così è stato».

Suo padre, Luigi, era settima fila ciuffi, il 57. «Volevamo andare avanti – continua Politini - ma alcuni erano andati via. Almeno fino a piazza del Plebiscito, per togliere l’ingombro». Dopo i Facchini hanno sfilato sul percorso fino a Santa Rosa, per rassicurare i parenti. E la gente ai bordi della strada guardava attonita. «Molti erano increduli, si chiedevano: dove vanno senza Macchina?».


Politini ha tre figli Facchini: Manuel, Daniele e Luca. L’ultima volta che ha indossato il ciuffo è stato nel 2008, l’anno successivo, l’ultimo, era addetto al Trasporto. Adesso è stato richiamato a sfilare dai vertici. Che effetto farà? «Spero che la mia presenza serva a qualcosa. Rivedrò qualche amico del ’67. Coi miei figli sotto, anche da fuori in qualche modo sono stato sempre vicino. Poi il Facchino deve essere senza volto: la persona fisica sparisce, la divisa resta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero