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Si fa presto a dire «annamo a vede’ la Machena». Oltre alla fatica dei Facchini, dietro c’è infatti un’altra macchina, ancora più imponente: quella organizzativa. E uno sforzo altrettanto importante: quello economico. Portare Santa Rosa a casa significa puntare una fiche da 375mila euro sul 3 settembre, con la certezza però di vincere sempre.
Questa è la somma spesa da palazzo dei Priori per l’ultimo Trasporto di Gloria. Dentro c’è di tutto, dalle riprese televisive al buffet, dalla pubblicità alla sicurezza, fino alle iniziative varie.
Ovviamente l’importo più consistente è proprio quello alla voce Trasporto: 168.699,98 euro, che comprendono anche la manutenzione e l’assicurazione. Ammonta a 73.477,60 invece il capitolo relativo alla diretta. Qui vanno annoverate le riprese e la generazione flussi per la visione via social (69.575), il servizio di sottotitolazione in tempo reale (3.050) e l’interpretariato in lingua dei segni (852,60).
La seconda accollata più pesante – per il portafogli del Comune, ovviamente – arriva dalla macroarea relativa alla sicurezza: 52.588,36 euro.
Ma non è finita. C’è ancora la fatica finale, un po’ come la salita. Tocca alla rappresentanza: alla cassa fanno 19.480,24 euro. Per il catering palazzo dei Priori ha speso 5.362,50 euro, 5.445 per l’allestimento della location, 2.698,30 per l’albergo degli ospiti, 2.869,44 per l’accoglienza, 605 per accompagnarli con la navetta e 2.500 per l’intrattenimento musicale.
E poi ci sono gli allestimenti tecnici (6.002,20 il totale), come il posizionamento e la riparazione degli stendardi che riproducono le vecchia Macchine sulle mura civiche (3.050), la pesatura di Gloria (1.110), luci e audio in occasione dell’incontro Facchini con le autorità al Teatro Unione (915). L’amplificazione per il corteo storico e l’attivazione per le campane presentano la stessa cifra: 463,60 euro.
Poco sopra i 9mila i servizi vari, dove sono compresi gli addobbi floreali in Comune (4.880), le merende per le bande musicali, i gruppi flokloristici e l’assistenza sanitaria volontaria (4.125). Infine l’anima del commercio, la pubblicità: poca roba, qui l’investimento è di appena 3.144,55 euro.
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