Vertenza lavoratori Cup, la riunione di ieri in prefettura tra i sindacati, la Asl, nuova impresa appaltatrice e Regione è stata aggiorna a oggi (alle ore 16.30). Si...
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Fuori dal palazzo del Governo di piazza del Plebiscito ieri c'è stato un sit-in dei lavoratori in servizio a centralini e prenotazioni della Asl viterbese, che non accettano di perdere parte del salario con un aumento dei carichi di lavoro. A Viterbo sono arrivati da tutti i centri della provincia, per dichiarare di non voler firmare il nuovo accordo legato al nuovo appalto fissato dalla Regione. Non a caso i cartelli esposti recitavano: Ai ricatti non cediamo, non firmiamo.
In tutto, dalla vertenza sono interessati quasi 120 dipendenti. Mentre qualcuno ha però scelto la strada della firma. Nel corso della riunione i sindacalisti della Fisascat-Cisl e Filcams-Cgil hanno proposto delle soluzioni. «Abbiamo messo sul tavolo delle alternative hanno detto Aldo Pascucci (Fisascat) e Donatella Ayala (Filcams) - che potrebbero aiutare a risolvere la questione economica e quella normativa per chi deve essere assunto con la nuova impresa. Quella che si è aggiudicata la gara della Regione per i servizi della Asl. La ditta appaltatrice si è riservata di verificare le nostre proposte e darci una risposta nelle prossime ore».
Per i sindacati non si dovrà essere di «soluzione tampone. I lavoratori hanno bisogno di certezze, anche la Regione e la Asl devono fare la loro parte, deve essere chiaro. Ringraziamo il prefetto Giovanni Bruno per l'interessamento e la disponibilità». I rappresentanti dei Cobas, così come quelli dell'Usb, hanno ribadito la loro contrarietà a sottoscrivere il nuovo contratto. Secondo loro, la differenza sarebbe dovuta al passaggio dal contratto del commercio a quello multiservizi.
Alle critiche del M5S che invocano l'intervento dell'Anac di Raffaele Cantone, l'assessorato regionale della Sanità replica che «la gara pubblica è stata svolta interamente in vigilanza collaborativa con l'Autorità anticorruzione. E' falso affermare che vi sia un danno erariale, semmai è vero il contrario: la continua gestione in proroga del servizio senza una gara rappresentava un grave vizio ed elemento di illegittimità». Domani ufficialmente la società vincitrice della gara dovrebbe subentrare e l'incertezza sul futuro dei lavoratori resta tutta.
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Il Messaggero