Salute, regole violate agli allenamenti: appello della Figc alle società

Salute, regole violate agli allenamenti: appello della Figc alle società
Non è arrivato il momento di abbassare la guardia, ma bisogna rispettare le regole nel calcio. Con una lettera aperta alle società calcio il presidente del Comitato...

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Non è arrivato il momento di abbassare la guardia, ma bisogna rispettare le regole nel calcio. Con una lettera aperta alle società calcio il presidente del Comitato regionale Lazio della Figc, Melchiorre Zarelli e il coordinatore regionale del settore giovanile scolastico Franco Pascucci hanno chiesto a tutti di rispettare il protocollo attuativo per la ripresa delle attività. Potenzialmente nella Tuscia sono interessate 110 società molte delle quali hanno riattivato gli allenamenti e forse sono troppe quelle che puntano ad aggirare le regole.


«In questi primi giorni di riapertura delle attività sportive hanno detto i due dirigenti - agli allenamenti anche per i dilettanti, arriva qualche segnalazione di situazioni, all'interno degli impianti sportivi, non prettamente in linea con le disposizioni emanate dal Governo o conformi al Protocollo attuativo della Figc. Situazioni nelle quali, purtroppo, si evidenzia una disattenzione alle basilari norme di contenimento dell'emergenza Covid-19».

Da qualche settimana, i numeri della curva epidemiologica che giornalmente vengono emanati per Viterbo offrono un quadro confortante. «Ne siamo tutti ovviamente felici hanno proseguito -, ma questo non vuol dire assolutamente abbassare la guardia e considerare superata la fase d'emergenza. Anzi, è proprio questo andamento confortante che deve spingerci a considerare gli sforzi fatti finora, in alcuni casi da voi stessi in prima linea, la nostra forza, il vostro orgoglio e a spingerci a insistere su questa strada». E ancora: «Sappiamo che molte società hanno proseguito - stanno faticosamente provando a superare le difficoltà che lo stop improvviso dell'attività agonistica ha loro creato.

Ma accelerare i tempi di svolgimento di questi processi, scavalcando norme e disposizioni di prevenzione, non è certo la via giusta per favorire la ripresa. Al contrario, oltre a creare situazioni di possibile pericolo per ogni soggetto coinvolto, non rispettare scrupolosamente il protocollo attuativo è il modo peggiore per affrontare la delicata fase della ripresa».


«Alla base di ogni sforzo hanno concluso - ci siete voi e il vostro impegno a trasmettere, prima di tutto con l'esempio e la rigidità nei comportamenti, il rispetto di quanto viene chiesto dalle autorità sanitarie per la salvaguardia della salute, in primis dei nostri ragazzi».
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Il Messaggero