Saldi estivi, la partenza è un flop. In calo clienti e acquisti

Saldi estivi, la partenza è un flop. In calo clienti e acquisti
  Pochi clienti e ancor meno acquisti, a dieci giorni dal via i saldi estivi non decollano. Confermate, anche nella Tuscia, le previsioni di un calo tra il 18 e il 20%...

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Pochi clienti e ancor meno acquisti, a dieci giorni dal via i saldi estivi non decollano. Confermate, anche nella Tuscia, le previsioni di un calo tra il 18 e il 20% rispetto a un anno fa. Numeri che vanno ad appesantire ancora di più il bilancio del settore abbigliamento, vittima di una crisi endemica trainato, nel mese di giugno, solo da una parziale ripresa del comparto ‘cerimonie’ complice la ripresa dei matrimoni dopo un autunno e una primavera di cancellazioni.

Una situazione frutto, secondo parte dei commercianti, solo in parte della ridotta capacità di spesa delle famiglie (171 euro - pari a 74 euro pro capite secondo una stima, in leggera ripresa rispetto ai saldi estivi 2020), in cui, invece, giocano le decisioni della politica regionale e la replica di un contestato sistema di liberalizzazioni delle promozioni 30 giorni prima dei saldi.

«Una scelta che riduce l’azione, già in discesa, degli sconti di fine stagione. In questo modo, di fatto, perdono quasi ogni senso – spiegano dal negozio Human, di via della cava -. L’effetto del provvedimento è stato l’opposto di quello per cui era stato pensato».

Sotto scacco anche la decisione di anticipare la data dei saldi di circa tre settimane rispetto al 2020, tempo giudicato invece utile dai commercianti per aumentare gli incassi e recuperare le perdite invernali e primaverili.

«C’è poi un altro problema contro il quale, però, possiamo fare molto poco. È quello della mancanza di presenze straniere in città – concludono da Human -. Fino a due anni fa, per esempio, le domeniche estive avevano una buona risposta grazie, soprattutto, ai turisti tedeschi. Quest’anno abbiamo deciso di anticipare la chiusura della settimana. Non ci sono i presupposti». Una sensazione che registrano anche dagli store Intimissimi.

«Nei mesi estivi la situazione si ribalta – spiegano -. Durante il fine settimana il numero dei clienti si riduce, mentre cresce dal lunedì al venerdì. Per i saldi va fatto un discorso a parte, non esiste più la corsa all’acquisto di qualche anno fa. L’idea, confermata dal contatto con i clienti, è che chi entra in negozio lo faccia a prescindere dallo sconto».

A soffrire la diminuzione degli acquisti è soprattutto il centro storico, meno comodo da raggiungere e vittima di criticità portate più volta all’attenzione dell’amministrazione comunale dai singoli commercianti come dalle associazioni di categoria.

«Il via libera alle cerimonie ha permesso a una parte del settore di ripartire – spiegano dal Naldi Store di Corso Italia -. Per il resto la situazione è la stessa dei mesi scorsi senza troppe oscillazioni. Come stanno andando i saldi? Meglio passare alla domanda di riserva».

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Il Messaggero