Rubavano trattori alle aziende agricole, 4 indagati tra Viterbo e Aprilia

Trattore
Rubano trattori John Deere alle aziende della Tuscia, 4 persone nei guai. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno individuato la banda che nei primi mesi dell’anno ha...

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Rubano trattori John Deere alle aziende della Tuscia, 4 persone nei guai. I carabinieri del Nucleo investigativo hanno individuato la banda che nei primi mesi dell’anno ha portato via tre grossi mezzi agricoli. I 4 sono tutti i italiana. Uno, il basista, è residente a Viterbo ed è stato denunciato a piede libero. Gli altri 3, raggiungi da un’ordinanza del gip con obbligo di dimora, sono residenti a Velletri e Aprilia. In particolare si tratta di un 52enne di Velletri, 72enne e 43enne di Aprilia. Le indagini sulla banda dei trattori sono state avviate durante lo scorso inverno quando, nel giro di pochi giorni, in diverse località della provincia, sono stati registrati alcuni furti in tre aziende agricole, durante i quali vennero asportati grossi trattori, tutti del noto marchio John Deere.

Il primo furto è stato messo a segno la notte tra il 18 e il 19 febbraio 2021 in un’azienda agricola di Proceno; in quella circostanza, oltre al trattore della citata marca, vennero asportati altri arnesi per un valore di oltre 90mila euro. Il secondo la settimana successiva, il 26 febbraio, a Vetralla. In quella circostanza, oltre al trattore, vennero asportati altri arnesi per un valore di circa 50mila euro. Il terzo furto invece è del 20 marzo e fu messo a segno in un’azienda agricola di Viterbo; anche in quella circostanza, oltre al trattore, vennero asportati altri arnesi per un valore di oltre 70mila euro. 

A mettere gli investigatori sulle tracce della banda sarebbe stato il modus operandi. Il gruppo, tramite il basista viterbese, individuava il mezzo agricolo, poi arrivava nella Tuscia con un tir e due auto civetta per rubare il trattore e da Viterbo la refurtiva veniva portata a sud di Roma grazie a un sistema ben oliato di “staffette” che riuscivano a eludere tutti i controlli. Il sistema però si è inceppato. Gli investigatori sarebbe riusciti a individuare gli indagati anche grazie alle telecamere di sorveglianza dei Comuni che il gruppo attraversava per tornare alla basa logistica a sud della capitale. Tutti e tre i mezzi rubati, privi di targa di riconoscimento, sono però spariti nel nulla. La banda sarebbe riuscita a rivederli e forse potrebbe anche essere stati piazzati all’estero. L’indagine sulla banda dei trattori non è ancora terminata, gli investigatori sospettano che ci siano altri componenti della banda ancora a piede libero.

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Il Messaggero