Rotelli (FdI) in corsa per la Camera a Viterbo: «E' l'aperitivo per arrivare poi in Comune»

Mauro Rotelli, candidato Fratelli d'Italia
«Non mi sono mai allontanato dalla politica, c’ero prima e ci sono sempre stato. Nel 2013 non mi candidai perché avevo un processo in corso, ora che è...

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«Non mi sono mai allontanato dalla politica, c’ero prima e ci sono sempre stato. Nel 2013 non mi candidai perché avevo un processo in corso, ora che è tutto finito, e ho postato su facebook il mio certificato penale, torno a disposizione del partito e del mio territorio». Mauro Rotelli, 47 anni, candidato di Fratelli d’Italia all’uninominale per la Camera, in questa campagna elettorale ha qualcosa che nessun suo “collega” può esibire: la voglia di riscatto. Il processo: assessore comunale ai Servizi sociali, Rotelli fu accusato nel 2007 di corruzione per l’appalto delle mense scolastiche. L’accusa, derubricata poi in abuso d’ufficio, venne prescritta; confermato invece in appello il risarcimento danni al Comune.


Rotelli torna in campo?
«Io in questi anni ho collaborato con Giorgia Meloni al ministero della Gioventù, fino a fine 2011, poi mi sono dedicato al mio lavoro di consulenza sui social media. Nato il progetto di Fratelli d’Italia a fine 2012, ho contribuito con entusiasmo alla sua crescita. Oggi, chiusa la mia vicenda giudiziaria, dover aver aspettato che questo accadesse torno a dare il mio contributo».

In corsa per la Camera dei deputati.
«Il partito ha scelto di candidarmi nell’uninominale, nel mio collegio. Una scelta bloccata sì, ma l’elettore può scegliere tra me e altri candidati. Io mi presento con le mie idee, energie e ipotesi di progetti che non sono solo quelle della rottamazione. Per me tutte le fasce di età hanno la loro importanza, sono fermo sulle mie idee ma non sto in una torre d’avorio. Per avere un quadro completo di questo territorio».

Cosa serve allora a questa provincia?
«Il quadro nazionale è abbastanza chiaro, tira aria di ripresa ma qui ancora non si è vista. Ma mentre il centrosinistra è diviso, noi possiamo presentarci uniti e più omogenei, con un programma condiviso, soprattutto a Viterbo. Considerando che poi questo è soltanto il primo passaggio elettorale che ci interessa».

Guarda al voto per il Comune?

«Esatto. Perché c’è una forte voglia di tornare a governare l’Italia dopo quattro anni: può essere l’aperitivo per le elezioni comunali nel capoluogo. C’è già una coalizione che si conterà e che sarà, con le forze civiche, l’architrave per le amministrative».      Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero