Romania, tre viterbesi investiti dalla tempesta che ha causato 8 morti: «Siamo vivi per miracolo»

Romania, tre viterbesi investiti dalla tempesta che ha causato 8 morti: «Siamo vivi per miracolo»
Al centro della tempesta. Una famiglia di Viterbo si è trovata nella piazza principale di Timisoara, in Romania, dove ieri una tempesta improvvisa e violentissima ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Al centro della tempesta. Una famiglia di Viterbo si è trovata nella piazza principale di Timisoara, in Romania, dove ieri una tempesta improvvisa e violentissima ha causato la morte di otto persone. Altre 67 sono rimaste ferite. A loro – Maria Elena Cianchi, Giuseppe e Leonardo Pacchiarotti – è andata bene: sono riusciti a rifugiarsi all’interno di un ristorante.

 

Piazza Unirii, Timisoara, ore 15 circa: dalla quiete alla tempesta in pochissimi secondi. «C’era un bel sole – dice Maria Elena Cianchi – e in quella piazza ci sono tanti ristoranti all’aperto. Eravamo seduti, stavamo mangiando, a un certo punto abbiamo visto una cameriera che andava di corsa verso i tavoli più esterni: i clienti si alzavano e andavano via. Abbiamo capito che stava per succedere qualcosa». Il tempo di realizzare è stato velocissimo. «Ho alzato gli occhi, in un attimo è diventato tutto buio e sono iniziati una serie di vortici. Volavano sedie e tavoli, i tetti si scoperchiavano, una cosa da inferno. Mai visto nulla di simile».

La fortuna li ha assistiti. «La gente urlava – continua - sembrava di essere in un film. Siamo corsi dentro al ristorante, che aveva una scalinata a scendere, stavamo praticamente sottoterra. Le persone avevano paura, tutto è durato circa 20 minuti. Abbiamo vissuto attimi di devastazione. Tornando abbiamo visto a terra pezzi di una cupola che avevamo notato prima: il primo pensiero è stato che avrebbero potuto esserci morti».

E infatti ce ne sono stati quattro nella stessa città, Timisoara, e altrettanti a Buzias. «Noi – conclude Cianchi - eravamo lì per firmare per l’Erasmus di mio figlio Leonardo. Fortunatamente ci è andata bene, ma non lo dimenticheremo mai». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero