Robur, la partecipata in liquidazione da 15 anni batte cassa: chiede 3 milioni al Comune

Robur, la partecipata in liquidazione da 15 anni batte cassa: chiede 3 milioni al Comune
C’era una volta Robur. E a distanza di 15 anni c’è ancora, detenendo probabilmente il record mondiale di fase di liquidazione. Lo è dal 2007, ovvero da...

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C’era una volta Robur. E a distanza di 15 anni c’è ancora, detenendo probabilmente il record mondiale di fase di liquidazione. Lo è dal 2007, ovvero da quando nella gestione delle risorse idriche è subentrata Talete. E nonostante questo continua a regalare sorprese: ieri in commissione è emerso che vanterebbe crediti pesanti nei confronti di palazzo dei Priori.

A chiedere conto è stato il capogruppo del Pd in consiglio comunale, Alvaro Ricci. «Si stanno concretizzando perdite per tre milioni di euro: il 75 per cento a carico del Comune - dice - e il 25 della Provincia. Il commissario liquidatore ha attualizzato le perdite e questa sarebbe la cifra. Che è notevole». Il 15 settembre avrebbe dovuto essere approvato il bilancio della società partecipata dai due enti, ma nella riunione convocata a palazzo dei Priori, in Comune, mancava proprio il Comune.

Ieri in commissione si parlava del consolidato delle società partecipate e Ricci ha preso la palla al balzo chiedendo informazioni sulla Robur. «Si vocifera di cifre alte, pensavo mi rispondessero che non fosse vero. Invece il dirigente ha confermato che la perdita attualizzata ammonta a circa tre milioni». Di formale non c’è ancora nulla, quindi si aspettano le carte. «Ma di questo si tratterebbe, attendiamo che sia tutto ufficializzato». Palazzo dei Priori, di contro, vanterebbe crediti che si aggirano intorno a 1,2 milioni, ma non è possibile mandare la cifra in compensazione.

Almeno è molto prematuro ipotizzarlo. «Robur è in fase di chiusura - continua il dem - chi te li dà quei soldi? Bisogna che vengano riconosciuti». Tra i banchi della maggioranza non si è sbilanciato nessuno, ma l’argomento è destinato a tornare a bomba. «Queste sono le pretese di Robur, su cui si deve approfondire. Su queste questioni vogliamo essere aggiornati. Il consiglio comunale non può essere tenuto all’oscuro, neanche della pretesa - conclude Ricci - perché non si tratta di bruscolini: potrebbero essere messi in discussione anche gli equilibri di bilancio. Nell’assestamento non si potrà fare finta di nulla di questa situazione, significherebbe metterci sopra una pietra tombale».

Intanto c’è pure la partita su Talete, tra milioni mancanti, aumenti dei costi, ricorsi e votazioni. Un’altra partecipata che come Robur naviga in cattivissime acque.

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Il Messaggero