Rifiuti romani nella Tuscia, la maggioranza di Arena traballa: non c'è una soluzione

Rifiuti
Non cambia la marcia dei tir che trasportano i rifiuti. La partenza è da Roma e l’arrivo è a Viterbo. Nonostante l’incontro col prefetto della Capitale,...

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Non cambia la marcia dei tir che trasportano i rifiuti. La partenza è da Roma e l’arrivo è a Viterbo. Nonostante l’incontro col prefetto della Capitale, nonostante le pressanti richieste niente sembra essersi spostato. Venerdì sera il governatore del Lazio Nicola Zingaretti ha firmato - per evitare l’interruzione del pubblico servizio di gestione dei rifiuti di Roma capitale - un’ordinanza urgente che è un biglietto di viaggio per la spazzatura.

Fino al 25 luglio nella discarica di Ecologia Viterbo in località Fornaci a Viterbo, arriveranno 140 tonnellate al giorno da Roma e dal 26 luglio al 2 agosto 80 tonnellate al giorno. L’ordinanza va già ben oltre la data “ultimatum” che proprio i politici viterbesi avevano dettato. Da più parti avevano tuonato: non oltre il 30 luglio. Ma ora, a conti fatti, sembra che nessuno abbia realmente ascoltato le richieste del drappello di amministratori, sindaco Arena in testa.

La maggioranza sembrerebbe aver mal digerito la spedizione romana organizzata con la regia di Forza Italia. Tanto che è stata convocata una riunione dei quattro partiti alleati proprio per oggi. I malumori sarebbero dovuti al fatto che la riunione col prefetto sarebbe servita a poco, se non a niente. «Noi di Fondazione - afferma il capogruppo Gianmaria Santucci - riteniamo insostenibile la gestione attuale, figlia dell'indecisione totale e dello scaricabarile fra la regione Lazio ed il comune di Roma».

Secondo l’esponente di Fondazione per uscire dall’impasse c’è solo una via. «Invece di confortevoli passeggiate nel centro di Roma - afferma ancora Santucci - con organi incompetenti per legge, sarebbe più utile per Viterbo, convocare Regione Lazio e Comune Capitale a un incontro urgente, in cui chiedere ufficialmente la riapertura del sito di Malagrotta, (utilizzabile per 5 milioni di mc) almeno fino alla definizione di un definitivo ciclo regionale  dei rifiuti; che speriamo avvenga subito dopo le elezioni amministrative di Roma».

Dura la presa di posizione di Fratelli d’Italia che l’altro ieri ha partecipato all’incontro col prefetto di Roma. « Un fallimento colossale e vergognoso tutto targato Pd e M5s che mette in ginocchio la Capitale d’Italia e tutte le province della regione, con Viterbo a fare da pattumiera».

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Il Messaggero