Nella Tuscia in arrivo un mare di immondizia dalle altre province: i numeri della discarica

Nella Tuscia in arrivo un mare di immondizia dalle altre province: i numeri della discarica
Immerso nei rifiuti. Quelli di Viterbo, ma anche del resto del Lazio. Tutti i capoluoghi stanno conferendo alla discarica de Le Fornaci, motivo per cui il sindaco Giovanni Arena...

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Immerso nei rifiuti. Quelli di Viterbo, ma anche del resto del Lazio. Tutti i capoluoghi stanno conferendo alla discarica de Le Fornaci, motivo per cui il sindaco Giovanni Arena ha già scritto al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per incontrarlo e bussare a denari o altro. Guardando alla “monnezza” di casa invece c’è il project financing di Gesenu: «Sarebbe stato meglio averlo un anno fa, ma se è ammissibile lo porterò in consiglio comunale». Intanto la discarica ha circa 6-7 anni di autonomia: il maggior carico di rifiuti ha tolto alcuni mesi di vita.

Da ieri e fino al 15 a Viterbo arriveranno 200 tonnellate da Roma, a cui per tutto il mese si aggiungeranno 100 da Latina e 200 da Frosinone. Prima delle ordinanze, a Le Fornaci ne finivano 200, provenienti da casa nostra e Rieti. Pierpaolo Lombardi, ad di Ecologia Viterbo, su queste colonne aveva parlato di una capacità residua di 600 mila tonnellate: in condizioni normali ne accoglieva 80 mila l’anno. Oggi si viaggia sulle 700 ogni 24 ore. Troppe, per il sindaco. «Ho appena inviato una pec – dice - con richiesta di appuntamento a Zingaretti e all’assessore Valeriani. Quando sono venuti di persona mi avevano dato garanzie che la precedente sarebbe stata l’ultima proroga. Voglio sapere se sarà attivata la discarica di Roma, mi metterò in contatto anche con la sindaca Raggi».

Arena aveva accennato a una richiesta di risarcimento. «Intanto bisogna mettere un punto: il 31 luglio deve essere tutto finito. Quantificare un inquinamento ambientale dovuto al maggiore transito di camion diventa difficile – continua – ma chiediamo un gesto di sensibilità per un territorio virtuoso come il nostro: vorrei risolvere parlando tra persone serie. Ci potrebbe essere una necessità da punto di vista ambientale, potremmo avere anche attrezzature per le isole di prossimità. Di certo non posso chiedere a Zingaretti di asfaltare le strade».

Gianluca Grancini (FdI) e Giulio Marini (Fi), entrambi consiglieri comunali e provinciali: il primo ha chiesto al secondo di uscire dalla maggioranza in Provincia targata Pd, altrimenti non ha senso accusare la Regione per i rifiuti. «Non mi sembra che possa risolvere il problema, ormai a palazzo Gentili si vota a settembre. Anzi, la presenza di Marini può essere utile per i fondi provinciali che stiamo utilizzando. Penso possa portare un beneficio al Comune». 

Altra storia, la raccolta rifiuti nel capoluogo: c’è il project di Gesenu. «Sono in attesa di una relazione per vedere se sia accoglibile». Se lo fosse? «Non l’ho letto. Nella precedente relazione si parlava di impianti, è una cosa che deve decidere il consiglio. Non ho alcun problema a condividerlo e parlarne se avrò il via libera. Ma una proposta del genere sarebbe stato meglio averla avuta un anno fa – conclude Arena - anche perché l’ha presentata una delle ditte che sta lavorando, quindi aveva tutto il tempo di farlo».

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Il Messaggero