Rifiuti, adesso arrivano le multe anche per i viterbesi che conferiscono nelle isole di prossimità senza averne diritto. Ovvero chi lo fa pur essendo servito dal porta a...
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Le multe: 150 euro se la sanzione è alle utenze domestiche, il doppio a quelle non domestiche. L'ordinanza è del sindaco Leonardo Michelini: «E' vietato il conferimento nei contenitori situati nelle isole di prossimità di qualsiasi tipo rifiuto e con qualsiasi modalità, da parte di cittadini residenti nel comune serviti dal porta a porta, e da parte di cittadini non residenti nelle vie e strade individuate come bacino d’utenza delle singole isole di prossimità». Questo perché nelle due vecchie ordinanze del 2014 e del 2015 «non era prevista una indicazione dei bacini d’utenza autorizzati a conferire nelle singole isole e non era stata definita la relativa sanzione per i trasgressori».
Ora però la situazione è quella del classico cane che si morde la coda. « Dopo quattro anni – dice Santucci - ancora un'ordinanza per multare. Per l'ennesima volta hanno cambiato idea: finora che è successo, non venivano multati? Si riesce a sapere quante sanzioni sono state fatte e a chi? Su questo c'è un segreto che neanche il Kgb». Adesso si tratta di capire cosa succederà. «Finora infatti veniva multato chi lasciava i sacchetti fuori del cassonetto. Da domani dunque se nella mia isola di prossimità sono pieni, mi fanno anche il verbale? Questa è la linea?».
La domanda non è peregrina. Perché nel frattempo palazzo dei Priori ha diminuito il numero dei cassonetti. Quindi c'è meno spazio. E si rischia il danno erariale. «Se nella mia non c'era posto – spiega Santucci – prima i rifiuti si lasciavano nelle isole vicine, ora non più. E così molti lo lasceranno i sacchetti fuori dal cassonetto. In base al contratto con Viterbo Ambiente però il ritiro dei rifiuti a terra è fuori contratto, si paga a parte». Da qui il danno erariale. «Questo danno dunque è provocato, la ditta ci guadagna e il comune ci perde: chi la paga? Aspetto sei mesi: se scopro che, come credo, ci si rimetteranno circa 100 mila euro l'anno, prendo e porto tutto alla Corte dei Conti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero