Riciclaggio internazionale di auto di lusso, il processo per i 24 imputati verso la prescrizione

Riciclaggio internazionale di auto di lusso, il processo per i 24 imputati verso la prescrizione
Riciclaggio internazionale di auto di lusso, processo a un passo dalla prescrizione. Finirà nell’oblio il procedimento scaturito dall’operazione della polizia...

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Riciclaggio internazionale di auto di lusso, processo a un passo dalla prescrizione. Finirà nell’oblio il procedimento scaturito dall’operazione della polizia stradale “The River”. Il collegio del Tribunale di Viterbo ha deciso di rinviare le udienze a ottobre, quando il 24 settembre arriverà puntuale la prescrizione.

I 24 imputati sono accusati di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di auto. Undici le parti offese, società di autonoleggio come Avis, Europcar eHertz. Le indagini sono iniziate nel 2011. A capo del sodalizio, ci sarebbero stati un cinquantenne, originario di Castel di Sangro ma residente a Bagnoregio, la compagna romena e il fratello dell’uomo, anche lui residente a Bagnoregio. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, il traffico di auto avrebbe fruttato più di 6 milioni. Le autovetture riciclate erano infatti tutte auto di lusso come Bmw, Audi o Mercedes. Alle macchine, quasi sempre di grossa cilindrata, venivano modificati il numero del telaio e la targa, quindi venivano rivendute sulle piazze di Roma, Napoli e in Sicilia.

Il modus operandi era semplice e ben oliato: i corrieri partivano in aereo per noleggiare veicoli di grossa cilindrata nelle capitali europee dove avevo sede le società di noleggio. Poi rientravano in Italia scortati da un’auto apripista che segnalava eventuali posti di blocco. E una volta arrivati alla meta i veicoli venivano completamente “ristrutturati”. Le targhe venivano sostituite così come il numero del telaio e tutte venivano fornite di nuove carte di circolazione. Sulla strada veniva immessa una vettura apparentemente regolare.

Le indagini, portate avanti in collaborazione con le forze dell’ordine tedesche, romene e bulgare, portò al sequestro di 25 mezzi. I due presunti capi del sodalizio, i fratelli residenti a Bagnoregio, finirono in misura cautelare. Ma dopo anni di udienze rinviate del processo non se ne farà nulla. I 24 imputati potranno beneficiare della prescrizione che consentirà a tutti di essere prosciolti dalle pesanti accuse di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale. La sentenza è fissata per il 17 ottobre. La prescrizione invece arriverà il 24 settembre.
 

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Il Messaggero