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Il fatto non sussiste. L'ex assessore e consigliere regionale del Partito democratico, Giuseppe Parroncini, è stato assolto ieri con formula piena dal tribunale di Roma dall'accusa di abuso d'ufficio. Parroncini, che era difeso dall'avvocato Elena Gallo, era stato indagato nel 2013, per poi essere rinviato a giudizio nel 2017. L'ipotesi di reato verteva sull'assunzione di alcuni collaboratori per l'attività alla Pisana da parte del gruppo consigliare dei democratici. Si lamentava il fatto che le collaborazioni, definite a progetto e occasionali, dovessero essere avviate con le procedure concorsuali pubbliche. Tutto era dunque collegato alla natura pubblica o privata dei gruppi consigliari e quindi alla possibilità, sulla base delle normative costituzionali e degli statuti regionali, di poter utilizzare o meno la contrattualistica privata.
Ieri la vicenda si è chiusa davanti al collegio presieduto dal giudice Paola Roja. Erano trascorsi anche i termini di prescrizione, ma il collegio ha ritenuto fosse evidente che il fatto non sussisteva e ha quindi pronunciato una sentenza di assoluzione piena. Coinvolti insieme all'ex consigliere Parroncini erano anche tra gli altri - l'attuale segretario regionale Bruno Astorre, Mario Perilli, Esterino Montino.
Sulla conclusione positiva della vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti: «Sono felice per l'assoluzione dei consiglieri regionali del Pd. La giustizia, dopo aver fatto il suo corso - ha detto - ha fatto luce su questa vicenda giudiziaria. A tutti loro un abbraccio».
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Il Messaggero