Rapine in villa, coppia terrorizzata con due malviventi armati

Rapine in villa, coppia terrorizzata con due malviventi armati
Nel primo, avvenuto tra sabato e domenica, i rapinatori, di cui almeno due erano armati, hanno fatto irruzione, dopo la mezzanotte in un'abitazione, che si trova fuori dal...

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Nel primo, avvenuto tra sabato e domenica, i rapinatori, di cui almeno due erano armati, hanno fatto irruzione, dopo la mezzanotte in un'abitazione, che si trova fuori dal centro abitato. Sotto la minaccia delle pistole, hanno legato moglie e marito all'interno della loro camera da letto. Poi hanno rovistato nei cassetti e negli armadi, rubando un orologio, due anelli d'oro, qualche soprammobile in argento e 150 euro.


Per allontanarsi dall'abitazione hanno utilizzato l'auto della coppia rapinata, una Nissan, che è stata ritrovata a qualche chilometro di distanza abbandonata. L'allarme è scattato solo dopo che la coppia e riuscita a liberarsi e superare il comprensibile shock.

Più o meno la stessa tecnica, e questo lascia intuire che si tratti delle stessa banda di delinquenti, è stata usata due notti dopo a Capranica. Anche qui è possibile che ad agire siano state due persone armate, entrando in una villetta fuori dal paese. Ma questa volta i proprietari non si sarebbero accorti di nulla, salvo scoprire quanto accaduto al mattino dopo. I ladri hanno rovistato ovunque all'interno dell'appartamento, cercando soldi e preziosi che però non hanno trovato. Alla fine si sono accontentati di portare via 1.500 euro in contanti.

Per scappare dalla casa appena visitata hanno quindi rubato l'auto della famiglia, una Mini parcheggiata sul piazzale. Quest'ultima è stata ritrovata a qualche centinaio di metri abbandonata. Questo lascia presupporre che ad attendere i malviventi, poco distante da dove viene messo a segno il colpo, c'è sempre un'auto pulita con cui poter tornare alla base con il bottino. E senza essere intercettati dalle forze dell'ordine. Con molta probabilità utilizzano la Cassia per allontanarsi dopo i blitz, arteria a scorrimento veloce senza poter essere fermati .


Sui due episodi stanno indagando, per competenza territoriale, sia la compagnia carabinieri di Civita Castellana e sia quella di Ronciglione, in collaborazione con il comando provinciale. E' stato quindi alzato il livello di guardia attraverso l'istituzione specifici posti di blocco. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero