​Rapina alla cooperativa agricola di Canino, ai domiciliari 44enne di Viterbo

Tribunale
Rapina alla cooperativa agricola di Canino, ai domiciliari il 44enne di Viterbo accusato di aver minacciato con una pistola due dipendenti. Ieri mattina doveva entrare nel vivo il...

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Rapina alla cooperativa agricola di Canino, ai domiciliari il 44enne di Viterbo accusato di aver minacciato con una pistola due dipendenti. Ieri mattina doveva entrare nel vivo il processo con l’ascolto dei primi testimoni, ma l’udienza è slittata al 21 marzo. Nel frattempo l’avvocato Luigi Mancini ha fatto sapere che il suo assistito è ai domiciliari. La rapina avvenne il 6 novembre 2020, quando il 44enne insieme a un complice, che ha scelto di patteggiare la pena, entrarono nella cooperativa agricola di Canino.

Armati di pistola minacciarono due dipendenti e si fecero consegnare l’incasso della giornata. Le due vittime non si sono costituite parte civile. La coppia di rapinatori è stata identificata a distanza di due anni, nel 2022, grazie al Dna repertato dagli investigatori sulla scena del crimine e solo in un secondo tempo ricollegato ai banditi per cui l’estate scorsa è scattato l’arresto. Il 44enne ristretto in carcere da quasi un anno è riuscito a ottenere i domiciliari.

Lui non ha potuto chiedere riti alternativi che consente lo sconto di pena, in quanto avrebbe diversi precedenti specifici. Si torna in aula il 21 marzo. Mentre per il patteggiamento del complice è previsto la prossima settimana. Per lui si prospetta una pena di 3 anni e 4 mesi.

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Il Messaggero