Raffica di furti nelle abitazioni di Viterbo, in carcere i tre albanesi

Polizia
Raffica di furti nelle abitazioni di Viterbo, in carcere i tre albanesi arrestati dalla Squadra mobile lo scorso 11 settembre. Il provvedimento, che hanno confermato per gli...

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Raffica di furti nelle abitazioni di Viterbo, in carcere i tre albanesi arrestati dalla Squadra mobile lo scorso 11 settembre. Il provvedimento, che hanno confermato per gli indagati la restrizione in carcere, sono stati emessi dal gip di Viterbo in relazione all’attività investigativa che gli operatori avevano avviato, congiuntamente ai colleghi del commissariato Aurelio di Roma, a seguito dei numerosi furti in abitazione perpetrati in questo capoluogo dall’inizio del corrente e che aveva già portato al recupero di oggetti preziosi asportati durante la commissione dei reati nonché al sequestro di numerosi arnesi atti allo scasso.

Attualmente due dei destinatari delle misure sono ristretti a Rebibbia, mentre il terzo è associato nella casa circondariale di Frosinone. A finire in manette K. E. di 35 anni, N. N. di 23 anni e G. F. di 33 anni tutti domiciliati nella Capitale. I tre avrebbero agito indisturbati per il capoluogo della Tuscia, razziando case e rubando preziosi, gioielli e contanti. Numerose le denunce presentate da cittadini, sopratutto nel quartiere Santa Lucia e alla Grotticella.

A mettere gli investigatori della Mobile sulle tracce dei tre ladri d’appartamento sarebbero stato il modus operandi. I furti sarebbero stati messi a segno tutti con lo stesso modus operandi e sempre nella fascia oraria serale compresa tra le 17 e le 21. Non solo, il 29 ottobre scorso i tre albanesi sarebbero sfuggiti a un controllo della polizia nel quartiere Santa Lucia. I tre uomini, probabilmente mentre effettuavano un sopralluogo, sono stati sorpresa dalla Mobile. Ma durante il controllo invece di fermarsi per indicare le generalità avrebbero colpito uno degli agenti, per poi riuscire a far perdere le proprie tracce, abbandonando l'auto a loro in uso. Proprio l’auto abbandonata ha messo gli agenti sulle loro tracce.

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Il Messaggero