Puntare sulle eccellenze: Farinetti promuove il Viterbese: «Ce ne fossero di territori con così tante cose da raccontare»

Oscar Farinetti domani a Viterbo
«Ai territori italiani servono organizzazioni, servono persone che si impegnino per sviluppare l’attrattività dei nostri territori, spesso luoghi sublimi....

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«Ai territori italiani servono organizzazioni, servono persone che si impegnino per sviluppare l’attrattività dei nostri territori, spesso luoghi sublimi. Servono eventi come questo festival per mobilitare risorse, attivare circuiti, valorizzare le bellezze»: con queste parole Oscar Farinetti, patron di Eataly, spiega la sua partecipazione al Festival della Cultura dei Monti Cimini che si conclude domani 1 dicembre a Viterbo, proprio con la presenza dell’imprenditore piemontese al Teatro Caffeina (in via Cavour 9 alle ore 21.


Farinetti sarà sul palco con “Storia dei sentimenti umani”, una performance a metà fra il reading e la poesia, accompagnato dalla voce di Annalisa Canfora e con l’intervento finale di Eugenio Stelliferi, presidente della Comunità montana dei Cimini e sindaco di Caprarola. Il Festival della Cultura è la storia di un evento da oltre venti appuntamenti in tre mesi sparsi nei territori del comprensorio cimino, con quindici amministrazioni locali coinvolte e migliaia di cittadini che hanno potuto assistere a incontri con grandi nomi della cultura, rassegne teatrali, presentazioni di libri ed eventi esclusivi.

La formula di questo festival convince Farinetti: «Noi dobbiamo ricordare che l’Italia è l’Italia dei territori, non solo delle mete turistiche già molto note e già troppo sature. Ogni territorio rurale, montano, forestale - aggiunge l’imprenditore - esprime una bellezza straordinaria. Se noi vogliamo puntare sul raddoppio dei turisti in visita nel nostro paese, dobbiamo allora investire su aree che sono ancora ai margini dei grandi circuiti del turismo: servono allora eventi e iniziative in grado di raccontare le meraviglie che ci sono nei nostri borghi, meccanismi che sappiano puntare sull’agroalimentare, sullo spettacolo, sulle specialità».


La provincia viterbese, continua il patron di Eataly, ha propprio tutte le caratteristiche necessarie per diventare un polo di richiamo per viaggiatori, curiosi e investitori. «A Viterbo - sostiene Farinetti - torno sempre volentieri. La Tuscia è una terra splendida per paesaggi e per prodotti, e credo che sia le istituzioni sia organizzazioni come Caffeina si stiano impegnando moltissimo per la promozione del loro territorio: ce ne fossero altrove di eccellenze del genere». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero