Provincia di Viterbo, si torna ad assumere: nessun esame da superare, bastano i titoli

Provincia di Viterbo, si torna ad assumere: nessun esame da superare, bastano i titoli
Gli enti locali tornano ad assumere. Mentre si è ancora in attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei bandi per la ricerca di 19 figure professionali, indetti...

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Gli enti locali tornano ad assumere. Mentre si è ancora in attesa della pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dei bandi per la ricerca di 19 figure professionali, indetti dal Comune di Viterbo, adesso tocca anche alla Provincia. Dopo oltre dieci anni di stop, Palazzo Gentili prova a rimpinguare gli uffici, svuotati da pensionamenti mai sostituiti e contratti precari non rinnovati. 

L’amministrazione di via Saffi ha “l’esigenza di costituire una graduatoria generale per eventuali assunzioni di personale a tempo determinato alle quali attingere in caso di necessità, per le varie funzioni e servizi”. Non viene specificato né il numero esatto delle figure necessarie né quello di chi sarà ammesso nella lista. Di certo c’è che – a differenza delle tre prove previste per essere assunti a tempo indeterminato al Comune – in questo caso basteranno i titoli. Nessun esame né alcun colloquio per far parte dell’elenco da cui la Provincia attingerà.

Nello specifico, si parla di “pubblica selezione, per soli titoli, per la costituzione di una graduatoria di istruttore categoria C, profilo amministrativo, per eventuali assunzioni di personale a tempo determinato, alle quali attingere in relazione a futuri fabbisogni temporanei”. Per l'ammissione alla selezione è richiesto il possesso del diploma di istruzione secondaria di secondo grado (ovvero, la maturità quinquennale che consenta l’accesso all’Università).
Sono 100 i punti in palio.

Al titolo di studio saranno garantiti al massimo 35 punti. Quindi, fino ad un massimo di punti 50 per una valutazione fino ad un massimo di 10 anni di servizio anche non continuativi presso Pubbliche amministrazioni”. Per partecipare alla selezione gli interessati dovranno far pervenire apposita istanza entro il 20 giugno, a pena di esclusione, secondo il modello allegato al bando e reperibile sul sito della provincia, alla voce “amministrazione trasparente”.

Procedere a selezionare nuovo personale è solo l’ultimo tassello della fase di rilancio che stanno vivendo le Province in Italia. Nel 2014, con l'approvazione da parte della Camera dei Deputati, la riforma Delrio ha ridisegnato ruolo, funzioni e soprattutto i conti correnti di questi enti. Da un paio di anni a questa parte, però, i finanziamenti sono stati in parte ripristinati. Come lo stipendio da presidente, re-introdotto a inizio 2020: il compenso è quello spettante al primo cittadino del Comune capoluogo. Un'indennità che viene erogata in parte dal Comune dove il presidente esercita le funzioni di sindaco e in parte dall’ente provinciale.

Nel caso di Viterbo, il primo a usufruire di circa 4.500 euro è stato Pietro Nocchi. Ora, è Alessandro Romoli, sindaco di Bassano in Teverina e attuale responsabile di Palazzo Gentili.

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Il Messaggero