Proiettile spedito alla consigliera, un paese si ribella: subito un Consiglio straordinario

Bassano in Teverina
Un proiettile nella cassetta della posta. A Bassano in Teverina, piccolo centro della Tuscia, arriva una minaccia, e per niente velata, alla consigliera comunale di minoranza...

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Un proiettile nella cassetta della posta. A Bassano in Teverina, piccolo centro della Tuscia, arriva una minaccia, e per niente velata, alla consigliera comunale di minoranza Paola Saltalamacchia. «Vivo da sempre in questo paese - ha scritto la consigliera - e non avrei mai immaginato di ricevere una minaccia così grave da aver scosso non solo la mia persona, ma tutta la mia famiglia. Mi è stato fatto recapitare nella cassetta della posta un proiettile». Il motivo del proiettile è ancora un mistero. «Non ho la minima idea - ha spiegato Saltalamacchia -. Ma ho sporto  regolare denuncia sull’accaduto  e le autorità giudiziarie hanno attivato i protocolli di sicurezza. Devo ammettere che è stato davvero spiacevole, per me ma anche per tutta la mia famiglia». La denuncia formale della consigliera ha fatto partire le indagini sul caso e ora si sta setacciando la vita personale, professionale e politica della consigliera. «Il messaggio che vorrei trasmettere - ha detto ancora - è che, al di là dell’esito delle indagini sulle minacce ricevute, invito tutte le autorità interessate a controllare in modo più adeguato  il nostro territorio e la nostra comunità, visto che anche in altre occasioni si sono verificate episodi così spiacevoli, nonostante il nostro paese sia veramente piccolo. Inoltre, invito tutte le persone che ricevono  ingiustizie, soprusi  e minacce di  ogni  genere a sporgere denuncia alle autorità di giustizia  preposte  e denunciare quanto subito . Non è, infatti, tollerabile che, chi difende i propri diritti, si senta minacciato o abbia timore nell’esprimere un’opinione».

 

(La consigliera Paola Saltalamacchia)

Ovviamente il proiettile ha scosso l’intero paese. E alla consigliera sono giunti messaggi di solidarietà da più parti. Da semplici cittadini e da colleghi consiglieri di altri Comuni che appresa hanno immediatamente chiamato Paola Saltalamacchia per esprimere vicinanza. Il gruppo di maggioranza “Insieme per cambiare” ha subito chiesto un consiglio straordinario per affrontare insieme la vicenda. «Atti di questo genere - hanno scritto i consiglieri - vanno condannati senza se e senza ma. Negli anni ci siamo battuti per fare della nostra comunità un luogo aperto e sereno nel quale ognuno potesse liberamente vivere la propria esistenza, esprimere i propri pensieri e convinzioni nel rispetto dell’ordinamento giuridico e della pacifica convivenza . Negli anni il  confronto politico, tal volta lo scontro, ha avuto per noi come fine unico e ultimo quello di ritrovarci  su provvedimenti essenziali condivisi dall’intero consiglio comunale. La nostra battaglia è politica e tale deve rimane. Per questa ragione abbiamo depositato nella una richiesta per invitare il presidente del consiglio comunale a convocare un consiglio straordinario e urgente per esprimere nella sede deputata, nella quale la democrazia trova la sua concretizzazione più alta, solidarietà al consigliere Saltalamacchia».

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Il Messaggero