Omicidio Ronciglione, la difesa: «La testimonianza del figlio di Landolfi è inattendibile»

L'avvocato Serena Gasperini, la psicologa Roberta Bruzzone e l'avvocato Gianluca Fontana
«La testimonianza del figlio di Andrea Landolfi è completamente inattendibile». Al termine dell’udienza in Corte d’Assise per la morte della...

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«La testimonianza del figlio di Andrea Landolfi è completamente inattendibile». Al termine dell’udienza in Corte d’Assise per la morte della ventenne Maria Sestina Arcuri, la psicologia e consulente della difesa, Roberta Bruzzone, ha pochissimi dubbi e molte certezze. «Quell’audizione protetta è stata condizionata».


La parole della criminologa sono a commento di quanto successo in aula. Sul banco dei testimoni è salita la psicologa Daniela Viggiano, consulente della procura che a febbraio 2019 ascoltò in modalità protetta il figlio di 5 anni dell’imputato. Il piccolo raccontò e mimò la caduta mortale della fidanzata del papà, per l’accusa prove schiaccianti della colpevolezza dell’imputato. E soprattutto testimonianza genuina.

«Un bambino intelligente e anche ostico - ha spiegato la Viggiani - sospettoso ma collaborativo. Quello che è emerso è che aveva un blocco emotivo importante come se fosse sempre in allerta. Ha evitato di parlare di Sestina forse perché era un tabù». Il bambino ieri avrebbe dovuto essere ascoltato anche dalla Corte ma secondo due psicologi soffre di stress post traumatico e un’altra testimonianza potrebbe creare danni.

A mettere completamente in discussione il lavoro fatto dalla consulente del pm Franco Pacifici è stata in aula l’avvocato Serena Gasperini e fuori la psicologa Bruzzone. Il difensore di Landolfi per oltre un’ora e mezza ha bersagliato di domande precisissime il test. Contestando la metodologia usata e spesso il non aver seguito pedissequamente le linee guida in fatto di audizioni di minori. Fino a chiederle se avesse mai scritto un libro con Claudio Foti.

«Sì - ha risposto - la psicologia Viggiani -, era il 2012 ho collaborato alla stesura di unl capitolo». E ancora una domanda: «Si tratta di Claudio Foti della onlus Hansel e Gretel?». E la risposta è di nuovo affermativa. La domanda non è peregrina, se si parla di attendibilità di bambini. E la Gasperini lo sa bene.

La onlus citata è quella coinvolta nel caso di Bibbiano e Foti è stato accusa di frode processuale per aver “ha alterato lo stato psicologico di una minore“ e sospeso per sei mesi. A rincarare la dose la consulente Bruzzone: «Oggi sono state portate all’attenzione della Corte tantissime criticità sull’audizione del bambino, vistosi errori metodologici e una serie di affermazione fortemente suggestive. La testimonianza del bambino è stata condizionata. Io - conclude - sarò molto precisa davanti alla Corte d’Assise non mi limiterò a censurare questo tipo di audizione, ma porterò decine di esempi su questi errori che a mio modo di vedere inficiano completamente la testimonianza».

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Il Messaggero