Prima lacerano e poi tentano di dare fuoco al tendone della Croce rossa

Prima lacerano e poi tentano di dare fuoco al tendone della Croce rossa
Ci risiamo. Vandalizzati di nuovo i tendoni che ospitano i mezzi di...

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Ci risiamo. Vandalizzati di nuovo i tendoni che ospitano i mezzi di trasporto della Croce Rossa a Civita Castellana. All’interno erano parcheggiate due ambulanze e un’automedica, che il comitato utilizza per operare i trasporti sanitari e i soccorsi in emergenza. Tutti e tre i tendoni presenti nel piazzale di via Terni, sono stati lacerati, probabilmente con arma da taglio, ed è stato tentato anche di appiccare un incendio che non si è sviluppato grazie al potere ignifugo della struttura. I danni causati ammontano a oltre duemila euro che saranno a carico del comitato locale. Non è la prima volta che accade questo tipo di episodio; già in precedenza gli stessi tendoni per due volte sono stati presi di mira e la struttura aveva subito dei danni. “Nonostante l’ennesimo episodio – hanno fatto notare dalla sede della Cri- di questo tipo e le richieste da parte del comitato di Civita Castellana, non è stato ancora possibile installare dei dispositivi di videosorveglianza o aumentare la vigilanza in un’area che spesso è oggetto di interventi di tipo vandalico”. Insomma, non è la prima volta che la Croce Rossa locale si trasforma in un vero e proprio bersaglio. “Chiedersene le motivazioni è sicuramente motivo di riflessione – dice il presidente Stefano Di Giovenale - ma è chiaro che, si tratta di un atto che può essere stato compiuto per qualunque motivo e da chiunque. Non sarebbe corretto attribuire la responsabilità dell’atto a “i soliti giovani irresponsabili” o a “i soliti vandali”. È un atto immotivato, probabilmente frutto di una frustrazione insita nella vita personale di una o più persone che ha, o hanno, deciso di sfogare contro ciò che dovrebbe essere più lontano possibile dall’essere un bersaglio”. Il comitato ha fatto poi notare che continuerà con l’opera di sensibilizzazione verso la riduzione e la prevenzione degli episodi di violenza in tutti gli ambiti legati a ciò che riguarda il mondo di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa”. Ieri era il giorno dedicato al contrasto della violenza – ha concluso Di Giovenale - rivolta contro tutte le risorse e i mezzi del personale sanitario, ma a quanto pare la strada per rendere Croce Rossa non un bersaglio è ancora molto lunga, e l’evento verificatosi a Civita Castellana ne è la prova lampante”. Solidarietà e nello stesso tempo una ferma condanna di quanto è accaduto stata espressa dalle forze sindacali e politiche. 

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Il Messaggero