Viterbo-Egitto, il legame si fa sempre più stretto. Ad aprire la via del dialogo interreligioso tra i cristiani cattolici e i copti è stato il pellegrinaggio appena...
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Il pellegrinaggio, che ha assunto anche una valenza geopolitica vista la celebrazione della messa in onore di Giulio Regeni a Il Cairo e l'incontro con il Papa copto Teodoro II, si è concluso tre giorni fa. E per suggellare ancora di più la rinascita di un dialogo tra le sponde del Mediterraneo, Viterbo ora ospita (domani 24 giugno l'inaugurazione) la mostra di icone copte della Sacra Famiglia. E lo fa all'interno degli spazi in cui si celebrò il primo conclave della storia.
«Nell'ambito del dialogo avviato col pellegrinaggio commentano dalla Fondazione Caffeina la Curia di Viterbo e la Chiesa copta hanno fortemente voluto organizzare questa esposizione che porterà all'interno del palazzo dei Papi oltre 40 opere». Si tratta di riproduzioni fedeli e artigianali di icone presenti nelle principali chiese copte d'Egitto e che ripercorrono momenti del viaggio della Sacra Famiglia, stesso fil rouge che ha guidato il pellegrinaggio.
«Quello che vogliamo continuano da Caffeina è diffondere, attraverso queste immagini sacre, un messaggio di pace capace di superare i confini. Vogliamo portare agli occhi quello che la parola porta alle orecchie». L'inaugurazione avverrà domenica 24 alla presenza della ministra della Cultura egiziana, Ines Abdel-Dayem, dell'ambasciatore d'Egitto in Italia, Hisham Mohamed Badr, del sottosegretario italiano alla Cultura Lucia Bergonzoni, del vescovo Fumagalli e delle principali autorità viterbesi, di Benedetti e del professore avvocato Emmanuele Francesco M. Emanuele di Villabianca, barone di Culcasi, presidente della Fondazione Terzo pilastro e della Fondazione Arte e cultura.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 25 giugno e resterà visitabile fino al 28 ottobre. L'ingresso è compreso nel biglietto che si acquista per visitare la Sala del conclave.
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Il Messaggero