Ponti del Viterbese, 50 sotto la lente della Provincia. Per la messa a norma delle barriere servono 1,3 milioni

Il ponte di Blera
Ponti della Tuscia sorvegliati speciali. "Stiamo effettuando tutte le analisi. E con decreto d'urgenza ho anche racimolato 35mila euro per terminare i controlli. Ma se...

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Ponti della Tuscia sorvegliati speciali. "Stiamo effettuando tutte le analisi. E con decreto d'urgenza ho anche racimolato 35mila euro per terminare i controlli. Ma se dal Governo non ci arriveranno le risorse, sarà solo una presa in giro per i cittadini". Il presidente della Provincia, Pietro Nocchi, non le manda a dire: i tecnici di Palazzo Gentili sono al lavoro da giorni per completare la ricognizione di 50 ponti ritenuti di maggiore importanza. "Parliamo di strutture - dice - soggette all’usura del tempo che incide prevalentemente sullo stato dei calcestruzzi di rivestimento e sulla regimazione delle acque di pioggia che interessano la piattaforma stradale. Da quando è stata attuata la riforma delle Province, non ci sono soldi per le manutenzioni. E il nodo sta tutto qui", continua.


Intanto, su due l'attenzione è massima: "Stiamo affidando - spiega - l’approfondimento di analisi di due strutture in particolare: il ponte di Blera sul Biedano e quello di Lubriano, su cui erano già state avviate le valutazioni tecniche e per le quali servono prove sui materiali costruttivi e sulle fondazioni". Terminati i controlli entro il 30 agosto come chiesto dal ministero, Palazzo Gentili batterà cassa con richiesta di finanziamento.

Nonostante le ristrettezze economiche, ben prima della tragedia di Genova in via Saffi avevano anche deciso di controllare tutte le barriere laterali dei ponti viterbesi. "Non c'entra la stabilità dell'opera ma parliamo della necessità di messa a norma", avverte. Il risultato è che in 15 necessitano di un intervento sulle protezioni laterali. Sono interessati quelli sulla Braccianese Claudia, la Caprolatta, la Veianese, l'Ortana, la Bomarzese (il ponte sul Tevere), la Grottana, la Porto Clementino, Carcarelle, la variante di Ronciclione, la Teverina, la Verentana e la Calcatese. "L’esito della progettazione . annuncia Nocchi - ha condotto a stimare in circa 1,300.000 euro l’importo necessario per adeguare le barriere di questo primo lotto. Tra i ponti spiccano per importanza dell’investimento quelli sulla Braccianese Claudia, la Caprolatta, la Porto Clementino e sul fiume Tevere (S.P. Bomarzese)".


Soldi che verranno chiesti sempre al ministero dei Trasporti. Intanto, la Provincia tamponerà con limitazioni al traffico veicolare. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero