Ponte dell'Immacolata, Viterbo punta al pienone

Ponte dell'Immacolata, Viterbo punta al pienone
Turisti dalla Toscana, dall’Umbria, dal Lazio e dalla Lombardia. E ancora: presenze dalla Germania e dalla Francia con un pugno di gruppi organizzati atterrati dagli Stati...

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Turisti dalla Toscana, dall’Umbria, dal Lazio e dalla Lombardia. E ancora: presenze dalla Germania e dalla Francia con un pugno di gruppi organizzati atterrati dagli Stati Uniti. La Tuscia incrocia le dita per il meteo e punta al pienone per il lungo ponte dell'Immacolata. Segnali incoraggianti sulla quattro giorni che inaugura ufficialmente il periodo delle feste natalizie erano arrivati già nelle settimane scorse: prenotazioni fioccate a partire dal 10 novembre, a poca distanza dal mini boom del ponte di Ognissanti che aveva riempito la provincia di turisti. La leggera flessione che nei giorni scorsi, complice anche il meteo incerto e le precipitazioni previste per le giornate di venerdì se sabato, ha raffreddato le reception degli hotel non ha comunque inciso più di tanto sull'andamento.

Sacrario assediato dai bivacchi. Residenti e commercianti esasperati

Secondo una stima infatti circa l’80% dei posti letto nelle strutture ricettive tradizionali sono occupati (i numeri sono provvisori e tengono conto solo della giornata dell’8 e del 9); meglio va ai bed and breakfast, con quelli del centro storico che corrono verso il tutto esaurito e prenotazioni alte anche nelle frazioni di Bagnaia e San Martino. A trainare il comparto turismo, come in occasione del ponte del primo novembre, è quello di stampo termale con le strutture al completo fino a domenica. Fiducioso di vedere crescere in numeri il presidente di FederAlbeghi Luca Balletti che parla di «una risposta soddisfacente in città, in linea con le previsioni delle settimane scorse» e di «un sold out che potrà essere raggiunto già da stasera».

 Se la domanda resta alta, a calare sono i giorni di soggiorno: in media un turista infatti si fermerà poco più di una notte, conferma di un trend emerso nei mesi scorsi alla cristallizzazione del quale contribuisce anche l’aumento dei costi di bollette, generi alimentari e la vicinanza con Natale.

Problema che non tocca ristoranti, pizzerie ed agriturismi. Spiega Giuliano Proietti del ristorante Tre Re di piazza delle Erbe: «C’è una grande richiesta già dal pranzo di oggi e per tutto il fine settimana – spiega Giuliano Proietti del ristorante Tre Re -. Da ieri è iniziato un po’ di movimento». Oltre che dal capoluogo segnali di vivacità arrivano dai maggiori centri di interesse storico e culturale della Tuscia. Da Civita di Bagnoregio, che sfruttando i quattro giorni di ponte conta di registrare un nuovo record di biglietti staccati, a Tarquinia (con diversi ristoranti del lido che hanno deciso di riaprire per l’occasione), ai comuni intorno al lago.

«Andiamo avanti a piccoli passi – spiega Paolo Equitani, proprietario di diverse strutture a Bolsena. Il meteo che durante il ponte di Ognissanti ci aveva dato una mano stavolta ci guarda di traverso. Prenotazioni comunque stanno arrivando. A scegliere il lago sono soprattutto italiani dalle province vicine, gli stranieri per ora sono pochi».

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Il Messaggero