La festa della polizia a Viterbo: «Più reati, ma più controlli e attenzione alla città per esserci sempre»

La festa della polizia a Viterbo: «Più reati, ma più controlli e attenzione alla città per esserci sempre»
«Esserci sempre. E’una frase semplice ma ricca di contenuti. E mi piace pensare che racchiusa la percezione che si ha di noi». Il questore Giancarlo...

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«Esserci sempre. E’una frase semplice ma ricca di contenuti. E mi piace pensare che racchiusa la percezione che si ha di noi». Il questore Giancarlo Sant’Elia nella giornata dedicata alle celebrazioni per il 170° anniversario della Polizia di Stato sceglie di partire dall’“esserci sempre“.

Da quel semplice motto che contraddistingue l’attività degli uomini e delle donne della polizia. I festeggiamenti sono iniziati ieri mattina alle 10 con la deposizione di una corona davanti al monumento dedicato ai Caduti della Polizia di Stato nel cortile della Questura. Poco dopo gli onori in piazza San Lorenzo e la cerimonia solenne con tutte le autorità militari, civili e religiose nella sala Alessandro IV. «Il bilancio di questo anno così importa segna un aumento dei furti rispetto all’anno precedente ma non rispetto al periodo pre-pandemia».

In particolare, ricorda il questore, «sono stati denunciati 2.230 furti, nel 2021 erano stati 1998. Aumentano anche le aggressioni ma soprattutto aumentano i reati spia delle violenza di genere. Un fenomeno che per noi rappresenta una priorità assoluta. Sono numerose le iniziative di contrasto che abbiamo messo in campo. Ultima la sala d’ascolto protetto all’interno della Questura. E ancora i due protocollo Zeus per gli uomini maltrattanti e il camper rosa». In questo ultimo anno, caratterizzato dall’aumento dei maltrattamenti in famiglia e dalla violenza, il questore Sant’Elia ha emesso 119 avvisi orali, sono state eseguite 10 misure di custodia cautelare e 19 allontanamenti.

«Ovviamente non posso dimenticare il lavoro quotidiano della Mobile e della Volante per il controllo del territorio. In questo ultimo anno non ci siamo mai fermati. Nonostante la pandemia abbiamo mantenuto aperti tutti i nostri uffici ed efficienti i servizi. Anche in questo periodo di emergenza per la guerra ucraina stiamo lavorando. L’ufficio immigrazione ha concesso 238 permessi si soggiorno a profughi ucraini».

Al termine della cerimonia il prefetto Giovanni Bruno e il questore Sant’Elia hanno conferito 3 encomi solenni, 4 encomi e 16 lodi per coloro che si sono distinti in attività eccezionalmente meritorie. Tra loro il capo della squadra Mobile, Alessandro Tundo, per un intervento di soccorso pubblico in una palazzina di Palermo che stava andando a fuoco e al dirigente Roberto Ricciardi, che a Foggia ha portato a termine una fondamentale operazione antiterrorismo di matrice islamica.

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Il Messaggero