Piscina, non solo Fin: tre società ne chiedono la gestione. E minacciano ricorso al Tar

Piscina, non solo Fin: tre società ne chiedono la gestione. E minacciano ricorso al Tar
Sporting club Juventus, Maximo sport & fitness e Juventus nuoto: ci sono altre tre società interessate a una procedura negoziata per la gestione provvisoria della piscina...

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Sporting club Juventus, Maximo sport & fitness e Juventus nuoto: ci sono altre tre società interessate a una procedura negoziata per la gestione provvisoria della piscina comunale. E adesso sull’affidamento diretto alla Federazione italiana nuoto il ricorso al Tar è dietro l’angolo. Il legale rappresentante della prima, Franco Lanzetti, avverte: «Ho già fatto scrivere al Comune dall’avvocato».


Qualcuno, in consiglio comunale, lo aveva fatto notare: «C’erano altre società interessate, perché affidare la gestione provvisoria alla Fin?». Adesso sono venute allo scoperto altre tre. Il riferimento di Lanzetti è alla legge 50 del 2016, articolo 36, quella sui contratti sotto soglia. La risposta del dirigente Luigi Celestini però è di chiusura, perché fa riferimento alla 241 del 90, che «rientra tra le forme di partenariato pubblico-pubblico, ossia tra quelle relazioni tra pubbliche amministrazioni che, nella misura in cui possono essere identificate come prestazioni o scambi di servizi, escludono l’applicazione del codice dei contratti pubblici».

Un’interpretazione che anche l’opposizione non aveva pienamente digerito. E neanche chi oggi si candida alla gestione provvisoria, pur bocciato in partenza da palazzo dei Priori. «La Fin – chiede Lanzetti – è una società di diritto pubblico?». Nel caso si dovesse dunque procedere con l’affidamento diretto, il ricorso al Tar è più di una semplice ipotesi. «Gestisco impianti sportivi da 50 anni, tra cui una comunale a Roma e un’altra a Monterotondo: se la Fin non ha nulla di pubblico ed è come me, che pure sono affiliato, lo faremo. Mi piacerebbe solo che fosse tutto regolare».

Eppure le premesse dello Sporting club Juventus erano ottime, a cominciare dalla salvaguardia dell’occupazione, dove si garantisce sia «la valutazione in primis delle figure professionali uscenti dalla precedente gestione», sia «il proseguimento delle attività commerciali presenti all’interno della struttura». «A me – conclude Lanzetti – potrebbero servire meno o non servire affatto gli 80 mila euro garantiti dal Comune. Poi oltre alla piscina ci sono altre attività, come la palestra. E la Fin, di fitness, cosa capisce?».


Intanto l'opposizione va all'attacco e chiede subito la convocazione della quarta commissione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero