Viterbo: Pd, procedura di sfratto per le sezioni morose

Viterbo: Pd, procedura di sfratto per le sezioni morose
Una ventina di circoli del Pd sparsi per la provincia di Viterbo rischiano lo sfratto. Hanno accumulato troppi debiti nei confronti della Fondazione Gualtiero Sarti, che ha...

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Una ventina di circoli del Pd sparsi per la provincia di Viterbo rischiano lo sfratto. Hanno accumulato troppi debiti nei confronti della Fondazione Gualtiero Sarti, che ha ereditato le vecchie e storiche sedi del Pci. Una lettera è arrivata sui tavoli dei segretari nei giorni scorsi, firmata dal presidente del comitato Fondatori, Ermanno Barbieri in cui si sollecita il pagamento dell'affitto. «Visto che fino ad oggi non è stato mai pagato il canone - c'è scritto - diffido il partito a pagare i ratei scaduti. Il sollecito pagamento tende a chiarire la situazione». La righe finali hanno mandato su tutte le furie i segretari e sollevato già un vespaio di polemiche: «Il primo ottobre 2014 - conclude la missiva - se non avrò riscontri considero chiuso il contratto e dovrò avere la restituzione delle chiavi».


Tra le poche sedi a salvarsi, c'è quella di via san Gratiliano a Civita Castellana costruita con i contributi dei compagni ceramisti, che si tassarono per 1000 lire al mese negli anni Settanta-Ottanta. Lì hanno fatto dei lavori di ristrutturazione a loro spese, che stanno scontando con l'affitto. Per il resto, da Acquapendente a Orte, passando per Nepi, Capranica, Vignanello, Soriano, Caprarola, Tarquinia e via dicendo, tutti dovranno saldare i conti della pigione, che varia dalle 50 alle 100 euro mensili.


Luciano Pazzetta, presidente della Fondazione Sarti, ha cercato di frenare le possibili contestazioni. «Nessuno verrà sfrattato - ha detto - sarà solo chiesto di onorare i contratti o sottoscriverne di nuovi. Gli immobili sono circa 30, bisogna mantenere il patrimonio cercando risorse per pagare le varie imposte, per circa 20mila euro annui, e organizzare iniziative». La questione è destinata a finire comunque sui tavoli della segreteria provinciale. «Il partito - ha detto Sandro Mancinelli, dell'assemblea provinciale - non può lasciare i circoli abbandonati a se stessi. Va aperta una discussione seria e approfondita su questo tema. Molte sedi già sono in sofferenza e la segreteria deve farsi carico di trovare una via d'uscita e affrontare la questione, senza aspettare. Ma questa è la dimostrazione che nel partito ci sono problematiche organizzative e finanziare che vanno risolte». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero