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Tra Bagnoregio e il lago di Bolsena si fa strada il progetto di un parco eolico di grande taglia: sette aerogeneratori della potenza nominale di 6.0 MW, per una potenza complessiva di 42 MW. Altezza delle pale: 200 metri. Non è il primo impianto ipotizzato in questa zona della Tuscia. Altri progetti - pali singoli di potenza 1 megawatt (100 metri) - di recente hanno ottenuto l'ok alla costruzione, superando l'apposito iter in Provincia. In questo caso, vista la portata, il procedimento si svolge presso il Ministero dell'Ambiente, dove è in fase di valutazione un altro grande impianto eolico, quello tra Viterbo, Montefiascone e Celleno: 13 pale di potenza 33,6 megawatt. Altezza 250 metri.
La nuova istanza risale ad agosto. L'impianto ricadrebbe nel territorio di Bagnoregio e Lubriano. Costo: 72 milioni di euro. A proporlo è la società Torcello Wind, una srl con sede in Veneto. "Il progetto si inquadra nell’ambito della ricerca di fonti energetiche alternative da utilizzare per la produzione di energia elettrica", si legge nei documenti.
Il "parco eolico si estende in zona compresa tra il lago di Bolsena e l’abitato di Bagnoregio, posto a circa 3 chilometri in direzione est". "Nessun elemento del layout di progetto ricade all’interno di Siti natura 2000 o aree protette" continua lo studio di impatto ambientale. Il sito Natura 2000 più vicino - aree tutelate dall'Europa - è la zona dei Monti Vulsini distante 1,5 km. Mentre la zona dei Calanchi di Civita di Bagnoregio è a 3,2 chilometri.
Dal lago o dalla città che muore le pale saranno visibili? In base a proprie verifiche, Torcello Wind afferma che da Civita di Bagnoregio "l’impianto non sarà visibile" e che dal castello di Capodimonte risulterà essere "solo percepibile". "Il progetto nel suo complesso non presenta particolari impatti sulle componenti ambientali e la valutazione condotta non ha ravvisato alcun tipo di criticità". "Al contrario - prosegue la relazione paesaggistica - costituisce un beneficio per la qualità dell’aria, in quanto consente la produzione di circa 111.949 MWh/anno di energia elettrica senza il rilascio di emissioni in atmosfera".
Tra la strada Umbro Casentinese e la Teverina si va delineando un distretto per la produzione industriale di energie rinnovabili, con diverse aziende in campo. Ci sono anche i progetti per il fotovoltaico a terra: a Bagnoregio un impianto di potenza 52 megawatt picco ha avuto il via libera dalla Regione a novembre. Un altro impianto (40 megawatt) è in Via nazionale. Autorizzata, poi, una centrale solare di 48 megawatt tra Viterbo e Montefiascone (Spessa e Pozzitella). Scendendo verso il capoluogo, si trovano Pian di Giorgio (72 megawatt), Rinaldone (44 megawatt), e Mammagialla (10.118,52 kW). Tutti approvati in Regione.
L'area di impatto potenziale del nuovo parco eolico ha un raggio di 21 chilometri, dalla Toscana all'Orvietano. La cittadina umbra insieme a Bagnoregio è in lizza per la selezione di Capitale italiana della cultura 2025. Le audizioni dei 10 progetti finalisti si terranno a Roma nei giorni 27 e 28 marzo.
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