Viterbo, lo scandalo del Palazzaccio lavori infiniti: c'è un'indagine interna

Viterbo, lo scandalo del Palazzaccio lavori infiniti: c'è un'indagine interna
VITERBO - Palazzaccio in via del Collegio, dopo i ritardi sono ripresi i lavori. Ma l’indagine interna a palazzo Gentili...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VITERBO - Palazzaccio in via del Collegio, dopo i ritardi sono ripresi i lavori.


Ma l’indagine interna a palazzo Gentili prosegue anche sulla scia della denuncia pubblicata ieri su queste colonne.

Ieri mattina, nonostante la pioggia, gli operai erano in piena attività nel cantiere dell’edificio della Provincia. Il cui presidente, Marcello Meroi, adesso vuole comunque andare fino in fondo. «Stavano lavorando? Vuol dire fano quello che dovevano fare».

Il permesso a costruire è datato 2005, due sono gli appalti, con distinti finanziamenti.



L’ultimo lotto si sarebbe dovuto chiudere lo scorso luglio, poi l’indicazione di fine lavori era sparita. Ieri - dopo la segnalazione su queste colonne e la reprimenda di Meroi al personale di palazzo Gentili che se ne occupa - è ricomparsa di nuovo: termine ultimo, il 31 dicembre. Il presidente della Provincia ora rilancia. «Non sono disponibile a concedere alcuna ulteriore proroga ai lavori. E ribadisco: probabilmente - dice - i ritardi non sono da addebitare all’impresa. Sto aspettando che mi portino tutte le carte, devo capire dove sono le responsabilità».



Se quelli fossero stati pronti nei tempi previsti, trasferendo lì alcuni uffici la Provincia avrebbe potuto infatti risparmiare fondi per l’affitto di altri locali.



Nelle foto: lo stato del cantiere. Da notare la fontanella storica imbrigliata tra ponteggi e recinzioni. Con un tubo (legale?) collegato al nasone dell'acqua. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero