VITERBO - Palazzaccio in via del Collegio, dopo i ritardi sono ripresi i lavori. Ma l’indagine interna a palazzo Gentili...
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Ma l’indagine interna a palazzo Gentili prosegue anche sulla scia della denuncia pubblicata ieri su queste colonne.
Ieri mattina, nonostante la pioggia, gli operai erano in piena attività nel cantiere dell’edificio della Provincia. Il cui presidente, Marcello Meroi, adesso vuole comunque andare fino in fondo. «Stavano lavorando? Vuol dire fano quello che dovevano fare».
Il permesso a costruire è datato 2005, due sono gli appalti, con distinti finanziamenti.
L’ultimo lotto si sarebbe dovuto chiudere lo scorso luglio, poi l’indicazione di fine lavori era sparita. Ieri - dopo la segnalazione su queste colonne e la reprimenda di Meroi al personale di palazzo Gentili che se ne occupa - è ricomparsa di nuovo: termine ultimo, il 31 dicembre. Il presidente della Provincia ora rilancia. «Non sono disponibile a concedere alcuna ulteriore proroga ai lavori. E ribadisco: probabilmente - dice - i ritardi non sono da addebitare all’impresa. Sto aspettando che mi portino tutte le carte, devo capire dove sono le responsabilità».
Se quelli fossero stati pronti nei tempi previsti, trasferendo lì alcuni uffici la Provincia avrebbe potuto infatti risparmiare fondi per l’affitto di altri locali.
Nelle foto: lo stato del cantiere. Da notare la fontanella storica imbrigliata tra ponteggi e recinzioni. Con un tubo (legale?) collegato al nasone dell'acqua. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero