Ospedale e centro storico, l'acqua non è potabile: ordinanza del sindaco

Ospedale e centro storico, l'acqua non è potabile: ordinanza del sindaco
Acqua non potabile a Civita Castellana, il sindaco Luca Giampieri ha firmato ieri mattina l’ordinanza che ne vieta l’uso, temporaneo nel centro storico, in altre zone...

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Acqua non potabile a Civita Castellana, il sindaco Luca Giampieri ha firmato ieri mattina l’ordinanza che ne vieta l’uso, temporaneo nel centro storico, in altre zone della città. Tra le aree incluse nel divieto anche quella dell’ospedale Andosilla. 


In pratica l’acquedotto in questione è quello del Barco (meglio conosciuto come il Bottino) che si trova sulla via Nepesina ed è il primo realizzato nella città delle ceramiche. Nello specifico, la non potabilità delle acque erogate dall’acquedotto riguarda, la zona residenziale di Fabbrece, l’intera via Nepesina. 
Tre quartieri abbastanza popolati: Fontana Quaiola, La Penna e Priati. Poi via Roma e la totalità del centro storico. A comunicare il superamento dei parametri è stata la Asl di Viterbo che ha girato all’amministrazione comunale civitonica l’esito delle analisi chimiche eseguite dall’Arpa Lazio, sezione di Viterbo, dalle quali risulta il superamento per il parametro arsenico dei limiti fissati dalla legge nel punto di prelievo della Fontana Pubblica di via Roma, riscontrato il sei dicembre con un parametro di 12 ug/l. Il massimo consentito dalla legge è invece di 10ug/l. 
“Fino a nuova disposizione – ha scritto nell’ordinanza il sindaco Luca Giampieri - nelle suddette zone l’utilizzo dell’acqua deve essere limitato ad usi in impianti tecnologici e per igiene domestica”. 
LA CAUSA

A causare il problema potrebbero essere stati dei lavori in atto all’impianto di potabilizzazione dove si sta effettuando un cambio di materiale filtrante del potabilizzatore che dovrebbe essere concluso tra qualche giorno poiché i lavori sono in via di ultimazione. A far scattare un primo allarme era stati i rilievi, sempre dell’Arpa effettuati a fine novembre. Secondo quelle analisi, i valori sulla presenza di arsenico superiori alla norma si erano riscontrati in due punti di campionamento. Il serbatoio Barco dove era stato riscontrato un valore di 13 microgrammo per litro e della rete idrica del pozzo dei vigili del fuoco, con 11 microgrammi per litro (stessa data di prelievo) nella zona Casal Ettorre. Tutto nella norma invece per quanto riguarda il resto della rete idrica.

 

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Il Messaggero