Il mistero dei boati a Orte: è partita l'indagine geologica

Il mistero dei boati a Orte: è partita l'indagine geologica
 Arrivati ieri i tecnici dell'Ingv: un geofisico e un sismologo hanno iniziato le prime ispezioni. Prevista una rete di sensori. ...

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 Arrivati ieri i tecnici dell'Ingv: un geofisico e un sismologo hanno iniziato le prime ispezioni. Prevista una rete di sensori.

E' partita l'indagine a Orte per scoprire l'origine del boati che provengono dal sottosuolo. Ieri mattina, sono arrivati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma il geofisico applicato Riccardo De Ritis e il sismologo Mario Anselmi. Prima di iniziare i sopralluoghi si sono incontrati in Comune, con il sindaco Angelo Giuliani, il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, i tecnici comunali, la Polizia Municipale, i volontari della Protezione Civile, la Regione Lazio rappresentata dal funzionario Antonio Colombi e il geologo nominato dall'amministrazione comunale, Adriano Bonifazi.

E' stato fatto il punto della situazione e poi sono state programmare una serie di verifiche nei luoghi in cui sono più frequenti i mini terremoti che, hanno scombinato la vita degli ortani. Avvengono in maniera discontinua e si verificano da quasi un mese a questa parte, tanto che la gente ha iniziato a preoccuparsi. Sono state ascoltate le testimonianze di alcune persone, che hanno raccontato agli studiosi la loro esperienza. IL

Sentito con molta attenzione, anche Giancarlo Pastura, archeologo, presidente dell'associazione Orte sotterranea , che ha rassicurato lo stato di stabilità delle cavità, pur sottolineando anche le vulnerabilità di queste strutture poiché sotterranee. Poi c'è stata l'ispezione nelle vie e piazze del centro storico, dove per la prima volta sono stati registrati i boati.

Il gruppo si è spostato poi a Petignano dove anche qui è stato registrato dai residenti un botto che come hanno raccontato i residenti è simile a quello di una pietra che cade dall'alto e provoca la vibrazione dei vetri delle finestre. C' è stato anche un sopralluogo dove sono presenti della solfatare, che si trovano al confine tra il comune di Orte e quello di Penne in Teverina, in Umbria. E' stata una giornata di verifiche e inizio delle indagini che proseguiranno nei prossimi giorni:

«Sono stati fissati i punti sensibili - ha spiegato il geologo Bonifazi - che saranno oggetto di un tavolo tecnico di valutazione. Successivamente si procederà ad una progettazione di un sistema di monitoraggio nelle vie del centro». Con molta probabilità saranno istallati dei sensori geofisici in grado di registrare ogni possibile accadimento che avviene nel sottosuolo

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Il Messaggero