Orte, la corsa alle comunali: due ex sindaci ci riprovano, ma la partita è a quattro

Il municipio
L'assalto a palazzo Nuzzi a Orte è partito a luglio. La sede comunale realizzata agli inizi del 700 che ha retto a tutti i terremoti politici, tra cui l'ultimo...

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L'assalto a palazzo Nuzzi a Orte è partito a luglio. La sede comunale realizzata agli inizi del 700 che ha retto a tutti i terremoti politici, tra cui l'ultimo della caduta della Giunta avvenuta a luglio è l'obiettivo di quattro candidati sindaci.

Angelo Giuliani sindaco uscente, sostenuto dalla lista Orizzonti comuni; Dino Primieri che ha al fianco la lista unioamOrte, Giuseppe Fraticelli appoggiato dalla lista Noi con Orte Futura e Massimo Dionisi appoggiato dalla lista Si Può. Quest'ultimo ha lanciato il guanto di sfida per un confronto pubblico, ma per ora nessuno ha accettato. Ognuno ha preferito continuare la campagna elettorale guardano solo a vista gli avversari. Comunque sarà una lotta all'ultimo il voto come hanno ammesso tutti.

Angelo Giuliani punta al bis. «Voglio proseguire con il progetto del ponte sul Tevere - dice - che collega i quartieri della città. Realizzare un polo museale a palazzo Nuzzi. La ripresa degli scavi di Seripola per il rilancio del turismo, il completamento della pavimentazione del centro storico e la sicurezza dei cittadini e il contrasto alla dell'immigrazione irregolare ad Orte scalo».

Dino Primieri, già primo cittadino per due volte, vuol centrare il tris. «Noi abbiamo un programma per i primi cento giorni - sottolinea - che prevede il ritorno al decoro della città, a una maggiore vivibilità dei cittadini, risolvere le problematiche del cimitero, cantierizzazione del depuratore di Renaro, attivazione dell'acquedotto di Caldare, disostruzione del fosso Modanino. In agenda successivamente abbiamo messo opere per cinque anni, oltre alla valorizzazione del turismo e dello sport e della cultura».

Giuseppe Fraticelli si presenta per la prima volta. Nel suo programma «il recupero del centro storico - sostiene - per alimentare le attività culturali e turistiche. Implementazione degli impianti sportivi. Potenziamento servizi alla persona con maggiore riferimento agli anziani e famiglie con minori. La ristrutturazione della macchina comunale, restituzione alla cittadinanza del cinema Alberini, la presentazione di progetti per ottenere finanziamenti a tutti i livelli istituzionali. Orte merita di essere tolta dalla condizione di comparsa territoriale».

Massimo Dionisi è entrato in scena a sorpresa, scombinando i conti degli altri. «L'immediata riqualificazione urbana sia sotto il profilo del decoro e della cura del verde - dice il candidato - sia come restituzione degli spazi pubblici alla collettività parchi giochi e aree verdi. Lavoreremo per mettere a pieno regime il servizio di igiene urbana con l'utilizzo di fototrappole per la repressione dei comportamenti incivili. Anche la macchina amministrativa necessita di risorse umane e strumentali, per fare in modo che entro i primi sei mesi di mandato si possa dare il via alla digitalizzazione del sistema informatico e dell'archivio».

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Il Messaggero