Omicidio di Natale, la Procura chiede 14 anni di carcere per Christofer Nelson

Tribunale di Viterbo
Omicidio di Natale, la Procura chiede 14 anni di carcere per Christofer Nelson. Il 32enne nigeriano è accusato di aver ucciso la notte del 24 dicembre scorso il suo...

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Omicidio di Natale, la Procura chiede 14 anni di carcere per Christofer Nelson. Il 32enne nigeriano è accusato di aver ucciso la notte del 24 dicembre scorso il suo connazionale e coinquilino Enogieru Orobosa di 28 anni.

La pm Paola Conti, ieri mattina, è giunta alla richiesta di 14 anni dopo aver valutato le dichiarazioni rese dall’imputato e per la scelta del rito abbreviato che consente lo sconto di pena. Nelson in aula aveva spiegato che il suo è stato un gesto dettato dalla paura e dalla difesa. Una tesi che sarebbe stata confermata anche dalla perizia sulle sue parole fatte in fase di arresto. «All'inizio avevamo buoni rapporti - ha affermato - ma nell'ultimo periodo non andava più bene. La convivenza si era incrinata per via della gestione della casa. Ma quella sera non volevo ucciderlo, è stato un ferimento accidentale avvenuto mentre litigavano».

La sera del 24 dicembre 2021, dopo una furiosa lite domestica col suo coinquilino Enogieru Orobosa di 28 anni, ha preso un coltello da cucina e lo ha accoltellato all’addome. Una ferita mortale. Il ventenne è morto dopo che i medici hanno fatto il possibile per salvargli la vita. Secondo quanto ricostruito la lite sarebbe iniziata proprio nell’appartamento. Una lite particolarmente violenta per futili motivi. La vittima avrebbe tentato di fuggire scendendo per le scale. Qui, probabilmente, sarebbe stato raggiunto dal connazionale e accoltellato.

Sulla scena del delitto, in via Adolfo Marini, sono subito intervenuti gli agenti della Mobile e della Volante. Allertati da un testimone che aveva visto il presunto assassino allontanarsi e la vittima gridare aiuto in strada. «Non ero io ad avere un coltello in mano - ha detto ancora l’imputato - ma lui. Litigavamo e l’ho inseguito fino in cortile, dove è avvenuta la tragedia. Non sapevo di averlo ucciso, l’ho scoperto quando mi hanno portato in carcere». Il 16 gennaio 2023 a parlare sarà il difensore Antonio Iorio e poi arriverà la sentenza.

«Secondo me - ha affermato l’avvocato al termine dell’udienza - sono emersi elementi importanti sulla legittima difesa che sicuramente evidenzieremo durante discussione di gennaio».

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Il Messaggero