Omicidio Barchi: la compagna di Pavani rischia il processo. La difesa chiede perizia psichiatrica e abbreviato

Aula Tribunale
Omicidio di via Fontanella del Suffragio, deposita la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica per Azzurra Cerretani. La 28enne viterbese è...

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Omicidio di via Fontanella del Suffragio, deposita la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica per Azzurra Cerretani. La 28enne viterbese è accusata dell’omicidio volontario - in concorso con Stefano Pavani, già condannato a 15 anni di carcere - di Daniele Barchi. La 28enne era la compagna di Stefano Pavani. E a quasi 4 anni dall’omicidio rischia una pesante condanna.

Il quarantenne Daniele Barchi fu trovato trucidato il 22 maggio 2018 nel suo piccolo appartamento in via Fontanella del Suffragio. A ucciderlo a mani nude la folle rabbia di Pavani che da alcuni giorni viveva a casa sua. In quella casa la sera dell’omicidio ci sarebbe stata anche Azzurra Cerretani, indagata per omicidio volontario in concorso e difesa dall’avvocato Fausto Barili.

Nei mesi scorsi la Procura ha chiesto per Cerretani l’archiviazione, probabilmente perché non prese parte alla brutale mattanza. All’archiviazione però si è opposta fermamente la famiglia Barchi, che già dal giorno della sentenza aveva giurato di bussare a tutte le porte per ottenere giustizia per quel figlio martoriato.

«Lo hanno ucciso - dissero il giorno della sentenza davanti alla porta dell’aula - perché lui li aveva mandati fuori di casa. La mattina del 20 maggio sono entrati a forza nel suo appartamento per appropriarsi della casa. Questa è la vera ragione per cui è stato ucciso mio figlio. Il gip del Tribunale di Viterbo ha chiesto quindi alla Procura un supplemento di indagine che ha portato i magistrati a formulare un capo d’imputazione preciso: concorso in omicidio. Secondo la Procura infatti furono entrambi a uccidere il 42enne.

Il destino di Cerretani, quasi 4 anni dopo il massacro, sarà scritto giovedì prossimo davanti al gip del Tribunale di Viterbo Giacomo Autizi chiamato a decidere sul rinvio a giudizio o eventuale abbreviato. «Abbiamo depositato - ha spiegato l’avvocato Fausto Barili - la richiesta di rito abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica, al fine di verificare le condizioni di intendere e volere della mia assistita, visto che già da tempo segue un percorso psichiatrico, anche antecedente ai fatti. La perizia è fondamentale per non aver alcun dubbio in sede processuale».

Il massacro di Barchi avvenne in pieno centro. Le indagini si indirizzarono subito su Pavani. A portare gli inquirenti sulla tracce dell’assassino fu proprio Azzurra Cerretani. Fu lei che raccontò alla polizia, chiamata per sedare una lite nell’appartamento di Bagnaia, che il giorno primo il compagno aveva ucciso un uomo.

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Il Messaggero