I prodotti tipici enogastronomici del Viterbese si presentano anche in Albania

I prodotti tipici enogastronomici del Viterbese si presentano anche in Albania
I prodotti tipici del Viterbese sbarcano anche in Albania, grazie a un'iniziativa è promossa da Visituscia, un club di prodotto Cat-Confesercenti provinciale in...

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I prodotti tipici del Viterbese sbarcano anche in Albania, grazie a un'iniziativa è promossa da Visituscia, un club di prodotto Cat-Confesercenti provinciale in partenariato con Qualitalia.


Nell'ampio progetto di internazionalizzazione ed export delle imprese della Tuscia, oltre a corsi di formazione per gli addetti del turismo e della ristorazione nei vari paesi, arriveranno anche le eccellenze agroalimentari. Grazie al progetto ideato, promosso e sviluppato da “Qualitalia”, società del Parmense esperta in marketing internazionale, si punta a diffondere la qualità dell’enogastronomia italiana nel mondo.

A Tirana i prodotti agro-alimentari della Tuscia sono stati promossi da “VisiTuscia-Un Club di Prodotto”, in rappresentanza del quale è intervenuto il giornalista Antonio Castello, esperto di enogastronomia, che ha presentato le singole aziende partecipanti a una folta platea di imprenditori, importatori, distributori, ristoratori e semplici cultori della cucina italiana. Molta attenzione in particolare per i prodotti della “Dolciaria Cimina” rappresentata da Antonio Oroni; dagli “Oli extravergine di oliva” della Cooperativa di Vetralla; dai prodotti di lago (coregone, luccio, anguilla) della società “Lago Vivo”; dai legumi e cereali tipici dell’Alto Viterbese presentati dalla società “Il Cerqueto”; dagli spalmabili (marmellate, patè e composti di formaggi) dell’Azienda agricola “La Gentile”; dai vini “Dionisio” e “Trifernum” dell’azienda “Tenute Olivieri”; dai prodotti caseari dell’azienda “Radichino” dei Fratelli Pira; per finire al vino “Cannaiola” dell’azienda Castelli di Marta.

Tutto questo è stato servito nella serata di gala, svoltasi all’Hotel Plaza, alla presenza di molte personalità, e ha riscosso il plauso dei presenti. Nel corso dei lavori, accanto ai problemi dell’esportazione e della distribuzione dei prodotti, è stato affrontato anche quello della formazione. Al riguarda Castello, in rappresentanza della neo costituita “Accademia Enogastronomica della Tuscia”, ha dichiarato che a breve sarà possibile dar vita in Albania a corsi di formazione sulla ristorazione (cucina e sala) con un qualificato corpo docente formato da professori degli Istituti professionali di Stato, accademici e professionisti del settore, 


Nel corso della serata il presidente dell’Associazione ristoratori d’Albania, Kujtim Dervishi, ha sottolineato il valore dell’iniziativa il cui obiettivo è quello di far conoscere l’enogastronomia italiana tipica, come può essere quella della Tuscia, in un paese emergente che, dopo gli anni bui del comunismo, si sta affacciando prepotentemente alla ribalta internazionale non solo come meta turistica (con un incremento nelle prenotazioni dell’88%, l’Albania è stata definita la “top destination” degli italiani per il 2018), ma anche come partner commerciale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero