Nepi, pulizia straordinaria della consolare Amerina e della necropoli di Tre Ponti

Nepi, pulizia straordinaria della consolare Amerina e della necropoli di Tre Ponti
Dopo mesi di attesa, dovuti anche alla pausa forzata causata dall'emergenza Covid-19, finalmente sabato 12 settembre è stata effettuata la pulizia di alcuni monumenti...

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Dopo mesi di attesa, dovuti anche alla pausa forzata causata dall'emergenza Covid-19, finalmente sabato 12 settembre è stata effettuata la pulizia di alcuni monumenti funerari collocati lungo il percorso della Via Amerina in località Tre Ponti, al confine fra i Comuni di Nepi, Fabrica di Roma e Civita Castellana.


In particolare, l’intervento ha interessato l’aerea situata in prossimità del colombario attualmente ricostruito all’interno del Museo Civico di Nepi. Questa porzione di necropoli era stata messa in luce dagli scavi effettuati dal Gar a partire dal 1983.

La vegetazione aveva completamente oscurato la vista di tre monumenti funerari, costruiti con blocchi di tufo e di peperino squadrato, e quasi interrotto il sentiero. Due delle strutture appartenevano al tipo cosiddetto "a dado"; erano, cioè, costituite da una sorta di parallelepipedo realizzato con blocchi di tufo che all'interno era riempito con scaglie di tufo e terra, lasciando lo spazio per inserire l'urna cineraria. La terza si distingue dalle altre due per l'impiego di blocchi squadrati di peperino, per il riempimento, costituito da un nucleo cementizio, e per la parte superiore che reca tracce di una struttura circolare della quale sopravvivono pochi elementi modanati del basamento in peperino.

L'operazione di pulizia, promossa dal Direttore del Museo Civico di Nepi, Stefano Francocci, in collaborazione con il Consigliere delegato alla Cultura e Turismo del Comune di Nepi, Paolo Paletti, si è svolta sotto l’egida della Soprintendenza archeologia Belle arti e paesaggio del territorio.


Fondamentale è stata la partecipazione dei volontari della contrada Santa Maria dell’Ente palio dei Borgia di Nepi, capitanati dal Priore, Alessio Santini. Si spera che questo sia solo il primo di una serie di interventi volti a restituire le migliori condizioni di fruizione alla necropoli dei Tre Ponti, caratterizzata dalla presenza del percorso dell’antica Via Amerina e da un contesto paesaggistico di rara bellezza. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero