Nel fine settimana a spasso nella storia e nell’arte della Tuscia, tra borghi e necropoli

Sarcofago di Larthia Seianti (150-130 a.C.)
Il primo weekend di marzo regala tante occasioni (bel tempo permettendo) per esplorare arte, storia, natura della Tuscia. ...

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Il primo weekend di marzo regala tante occasioni (bel tempo permettendo) per esplorare arte, storia, natura della Tuscia.

Sabato 4 marzo, la guida turistica e ambientale Anna Rita Properzi (info:  3334912669)  torna nei borghi di San Michele in Teverina e Civitella d’Agliano “per un viaggio fiabesco, attraverso secoli di storia: una storia di nobildonne e cavalieri, potenti famiglie di condottieri in lotta tra loro: i Baglioni e i Monaldeschi, e la magia di un paesaggio che ha mantenuto intatto il suo fascino”. Il percorso consentirà di ammirare gli interni del Castello di San Michele in Teverina insieme ai proprietari Cecile e Philippe, gustando un caffè sulla loggia panoramica; a seguire, ecco il borgo di Civitella d’Agliano per visitare la torre Monaldeschi e il Museo dei mestieri.

La stessa Anna Rita domenica 5 marzo fa tappa a Nepi, nell’ambito del ciclo dedicato alle grandi famiglie che hanno dominato la Tuscia. Negli annali del borgo sono incisi i nomi delle famiglie Borgia e Farnese. Il Cardinale Rodrigo Borgia, divenuto Papa nel 1492 con il nome di Alessandro VI, lo donò nel 1499 alla figlia Lucrezia e la città che conobbe un periodo di prosperità, testimoniata, fra l’altro, dall’imponente Rocca. Si devono invece a Farnese le opere architettoniche quali il Palazzo Comunale, le fortificazioni, la cripta di S. Tolomeo, firmati dall’architetto Antonio da Sangallo il Giovane.

Ma alla vigilia della Festa della donna, l’ufficio turistico di Tuscania (Info e prenotazioni: 3288872377) propone una visita guidata alla scoperta della donna etrusca nei riti funerari e nella vita quotidiana. “Al contrario delle donne greche e romane – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa - le donne etrusche godevano di maggiore libertà e considerazione: dalla possibilità di partecipare ai banchetti accanto al marito alla composizione della formula onomastica che includeva non solo il cognome ma anche il nome. In occasione dell’imminente Festa della Donna, ricostruiremo questi ed altri aspetti della sfera femminile nel mondo etrusco, attraverso i riti funerari e gli oggetti quotidiani, iniziando della necropoli di Madonna dell’Olivo per proseguire al Museo Archeologico Nazionale. Appuntamento presso l’Ufficio Turistico, piazzale Trieste”.

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Il Messaggero